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PARALIMPIADI: DRESSAGE, BENE SALVADE’ E MORGANTISul durissimo campo di Greenwich Park le azzurre hanno superato con esiti alterni il team test. Ora l’individuale

Vento e spruzzi di pioggia ieri, sole oggi. Ma con una costante: le tribune del Greewinch Park sono piene come qualche settimana fa. Chissà che le azzurre del paradressage, impegnatissime da quarantott’ore nel team test su un campo terribilmente complicato (come non avrebbe certo problemi a confermare Valentina Truppa), non abbiano sofferto anche questo, proponendo una performance nel complesso non eccezionale.

Poca fortuna ieri per la nostra attesissima Veratti, ancora meno per la Cecilia, costretta al ritiro, bene la Salvadé. E, oggi, la prova più che decorosa della Morganti. In totale, un 8° e un 14° posto ieri, un 6° oggi. Esito che impegna le atlete guidate da Deodato Cianfanelli a un’ulteriore, intensissima fase nei test individuali, al via domattina.

Ma andiamo per ordine. Silvia Veratti, dalla quale sinceramente ci aspettavamo un miracolo, ha sofferto più di un problema. Prima a scendere in campo nel grado 2, ha sofferto i problemi di tensione del cavallo (Zadok) nella zona dei giudici. Silvia, che ci ha abituati a punteggi altissimi, si è fermata a 62.476, chiudendo in 14.ma posizione, dietro ad avversarie decisamente in gamba ma altrettanto certamente alla portata di un’atleta della sua classe e della sua esperienza.

Peggio come accennato è andata alla seconda azzurra a scendere in campo, Antonella Cecilia, che ha patito le inattese resistenze del suo cavallo, Corlord, bloccato dagli schermi che, pure, aveva sopportato tranquillamente nelle prove disputate alla vigilia.

Ritirata Antonella, è toccato alla giovane Francesca Salvadé, forse non a caso in sella a un cavallo che si chiama Come on, a ridare un po’ di entusiasmo al gruppo italiano decisamente avvilito. La 22.enne amazzone dell’Horse Club Rapallo ha proposto una buona prova, ottenendo un punteggio di 67.619, che le è valso l’8° posto.

Oggi pomeriggio, come detto, nel grado 1° è toccata a Sara Morganti, in sella a una cavallina dal nome forse a sua volta profetico, non foss’altro perché si gareggia in Inghilterra: Royal Delight, delizia reale. L’atleta borghigiana (nel suo paese l’hanno seguita addirittura su un maxischermo) ha offerto una ripresa molto precisa - la precisione in generale ha caratterizzato tutta la sua prova – quindi è andata bene nel passo libero, ha eseguito senza sbavature le figure fondamentali. Non sarebbe servito moltissimo per vederla in una posizione di classifica ancora più alta. Comunque il 6° posto che le ha assegnato il punteggio di finale di 69.824 (vicinissimo a tutte le avversarie piazzatesi prima di lei, a parte la strepitosa britannica Christiansen, prima con un formidabile 83.756) costituisce l’esito tecnico più significativo, almeno fin qui, della nostra spedizione.

Da domattina alle 9, come detto, si riparte con il test individuale. Copione analogo al team test: domani in campo Veratti, Cecilia e Salvadé; domenica Morganti. E poi si ripartirà il 23 e il 4, con il freestyle. Il cammino è ancora lungo, speriamo che le ragazze ritrovino brillantezza e determinazione. E che la sfortuna si dimentichi di noi.

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