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ugolotti giovanni duke of champions xc 63Giovanni Ugolotti migliore degli azzurri anche dopo il cross-country. 22 mila le persone presenti oggi ai Pratoni del Vivaro

 

Michael Jung ha confermato la sua leadership nel Campionato del Mondo di concorso completo in svolgimento ai Pratoni del Vivaro. Con uno degli undici percorsi netti agli ostacoli nel tempo nel cross-country, , in sella a fischerChipmunk FRH il campione tedesco ha quindi mantenuto i 18,8 punti negativi con i quali aveva chiuso la prova di dressage.

 

Alle sue spalle la britannica Yasmin Ingham con Banzai du Loir (3,2 pn), terza la statunitense Tamra Smith con Mai Baum (24,0 pn).

Nella classifica a squadre la Germania (76,1 pn) è passata in testa davanti a Stati Uniti (77,4) e Gran Bretagna (80,90)

 

Migliore dei cinque azzurri in gara è stato il caporal maggiore Giovanni Ugolotti, che con Duke of Champions occupa la 30esima posizione in classifica individuale con 40,9 punti negativi. Oggi il binomio italiano ha chiuso la prova di campagna netto agli ostacoli ma con 13,2 penalità per un fuori tempo.

 

Senza errori ma con un fuori tempo, anche il carabiniere Arianna Schivo con Quefira de l'Ormeau (42esima con 47,7 pn), e l’assistente delle Fiamme Azzurre Evelina Bertoli (45esima con 51,0 punti negativi in sella a Fidjy des Melezes ed in gara solo a titolo individuale.

 

schivo arianna ITA quefira de l ormeau xc 10

Un rifiuto (terzo elemento dello scivolo, combinazione numero 7 del percorso) e un fuori tempo, per l’assistente delle Fiamme Oro Marco Cappai con Uter (51esimo con 62,5 pn), mentre per l’appuntato scelto Susanna Bordone con Imperial van de Holtakkers c’è stata l’eliminazione alla combinazione numero 11 (Fischer Corners).

Nella classifica a squadre l’Italia è undicesima (151,1 punti negativi).

 

 

Le parole degli azzurri:

 

Arianna Schivo/Quefira de l’Ormeau: «Sono molto soddisfatta, perché non è mai semplice partire per primi nella squadra, senza riferimenti. L’importante è stato aver portato a casa un bel netto: il mio obiettivo era anche quello di entrare nel tempo ma è fallito per un paio di scelte che mi hanno penalizzato. Il percorso era molto stancante, specie con i saliscendi iniziali, e quindi a metà è stato necessario far rifiatare Quefira che però ha chiuso molto bene».

 

Marco Cappai/Uter: «L’amarezza c’è come atleta, per aver compromesso l’esito complessivo della squadra in questa prova. Peccato, perché era una gara di cross preparata al meglio. Uter ha dimostrato di essere un fuoriclasse, lo scarto sull’ultimo elemento dello scivolo è arrivato per un’incomprensione, una distrazione che non ci voleva in un’occasione così importante: il salto era molto stretto, c’era tanto pubblico dietro ed è andata così...».

 

Susanna Bordone/Imperial van de Holtakkers: «Non so davvero spiegarmi i tre scarti di Imperial. È una roba che non aveva mai fatto in precedenza, e peraltro fino a quel punto aveva saltato benissimo. Addirittura allo “scivolo” avevo perso una redine e lui invece non si era scomposto affatto. Sulla combinazione del numero 11, invece, non ne ha voluto sapere: neppure sull’alternativa, né da mano destra né riprovandoci a mano sinistra. Pensavo di chiudere la sua annata qui, a questo punto valuteremo la sua condizione fisica e decideremo se farlo gareggiare altrove prima che finisca l’annata».

 

Bertoli evelina Fidjydesmelezes argenziano

Giovanni Ugolotti/Duke of Champions: «Non è mai semplice aspettare quando c’è un rinvio dell’entrata in gara, come oggi, ma ho pensato alle mie cose, in tranquillità, e alla fine non c’è stato alcun problema. Duke of Champions è stato fantastico: avrei voluto e col senno di poi avrei potuto galoppare un po’ più rapidamente per avvicinare maggiormente al tempo, ma sono soddisfatto di come ha saltato e di come ha risposto a tutte le mie richieste. Peccato per la posizione di classifica della squadra, sono ovviamente particolarmente felice di essere il migliore degli italiani».

 

Evelina Bertoli/Fidjy des Melezes: «Sono felicissima, per il netto di Fidjy e per l’entusiasmo e il tifo che c’erano su ogni ostacolo di un percorso davvero impegnativo. La cavalla di andatura era un po’ forte e alla fine ero più stanca io di lei, ma il sostegno della folla sembrava quello che c’è a New York per la maratona,.. Con urla e bandiere mi hanno sostenuto fino all’ultimo metro».

 

 

(Nelle foto: Giovanni Ugolotti/Duke of Champions; Arianna Schivo/Quefira de l’Ormeau: Marco Cappai/Uter; Evelina Bertoli/Fidjy des Melezes)

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