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Tokyo 2020: Sileoni "Partecipare ai Giochi è davvero incredibile"
Tokyo (Giappone) - Tra le esordienti di questa edizione dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 c’è anche Federica Sileoni. Marchigiana doc, 23 anni di Recanati in provincia di Macerata, l’amazzone italiana si è guadagnata il pass olimpico in tempi record, considerato che il suo percorso nel paradressage è cominciato appena due anni fa.
“Fino a ieri – ha confessato Federica – è stato tutto bellissimo, poi quando siamo entrati nel rettangolo dell’Equestrian Park per la familiarizzazione mi sono resa davvero conto di ciò che sto per vivere da vicino: una Paralimpiade… un mondo nuovo per me, una nuova esperienza. È un’emozione incredibile, ma allo stesso tempo è una sensazione che mi consente di impegnarmi di più, con più grinta. So che devo dare il meglio di me”.
Federica romperà il ghiaccio, perché sarà la prima delle quattro azzurre a entrare in campo nella giornata di giovedì 26 agosto nell’Individual Test del grado V. “In effetti ci ho pensato – ha aggiunto – ma per come sono fatta credo sia meglio così. Non avrei retto alla tensione dell’ulteriore attesa vedendo le mie compagne di squadra entrare in campo. Farò del mio meglio, poi resterò concentrata e farò il tifo per le mie compagne di squadra”.
Agli ordini di Federica nel rettangolo del Grado V ci sarà Burberry in arte “Buby”, una femmina KWPN di 15 anni dalla grande esperienza, visto che ha già vinto una medaglia d'argento individuale e un bronzo a squadre insieme all’olandese Demi Vermeulen proprio alle ultime paralimpiadi di Rio 2016. “Non la monto da tantissimo (poco più di un anno ndr.) – ha commentato Federica - ma si è creato subito un bellissimo feeling. É una cavalla bravissima e ha già alle spalle grandi esperienze; è tranquilla e riesce a rimanere molto concentrata in campo gara, anche qui all’Equestrian Park. Certamente una situazione che mi aiuterà moltissimo, perché so che potrò fidarmi di lei, in particolare della sua maturità, e che in caso di necessità sarà in grado di intervere per colmare le mie eventuali mancanze dovute all’emozione”.
Tesserata per un centro ippico di famiglia: la Scuderia le Tre Coste, Federica è una componente del team di WorldSoul Onlus. “Dietro ogni successo – ha affermato – c’è sempre un importantissimo Team. Il mio, oltre che da me e Buby, è composto da Alessandro Benedetti, tecnico con il quale mi alleno tutti i giorni e che dedica tantissimo tempo a me e ai cavalli, da Laura Conz che supervisiona le attività, da Gea Einaudi, che oltre a essere presidente della Onlus, è per me tanto di più, perché se sono qui a Tokyo è anche merito suo. Un pensiero va anche a chi è a casa al momento, alla famiglia e a chi si occupa dei cavalli. A tutti loro devo un ringraziamento”.
(Nella foto © FISE/Stefano Grasso: Federica Sileoni su Burberry)
Tokyo 2020: Salvadè “In questi anni ho dato il massimo"
Tokyo (Giappone) - Si avvicina molto velocemente il momento in cui le quattro azzurre dell'Italia Team di Paradressage dovranno entrare in campo in rettangolo per disputare la prima delle competizioni ai Giochi Paralimpici di Tokyo. Per alcune di loro la partecipazione a una Paralimpiade è una storia che si ripete, per altre è davvero la prima volta. Le abbiamo sentite una ad una per scoprire le loro emozioni e le loro sensazioni, cominciando proprio da Francesca Salvadè.
Genovese di nascita, 32 anni a gennaio e tesserata per Dressage Life Asd, Francesca Salvadè è alla sua terza partecipazione paralimpica, dopo Londra 2012 e Rio 2016 disputate rispettivamente in sella a Come On e Muggel 4. Al suo attivo ha due World Equestrian Games in rappresentanza dell'Italia: Caen 2014 e Tryon 2018, e ben quattro presenze ai Campionati d'Europa: Herning 2013, Deauville 2015, Goteborg 2017 e Rotterdam 2019. Qui a Tokyo l'amazzone italiana ha portato Oliver Vitz ((Castrone Dansk Varmblod, baio, nato in Danimarca nel 2008 ndr.). Nonostante Francesca annoveri già a 32 anni un bagaglio di esperienze davvero importante, secondo quanto da lei dichiarato, le emozioni non cambiano o quasi…
“A Londra ero molto giovane (23 anni ndr) - ha affermato - e probabilmente inconsapevole di cosa stava realmente succedendo. Quattro anni dopo a Rio de Janeiro ho sentito di più la pressione e devo dire sinceramente anche il peso delle aspettative. Qui a Tokyo sono tranquilla e quasi rilassata, anche perché sono consapevole di avere dato il massimo in quattro, anzi cinque, anni di duro lavoro, purtroppo interrotti dallo stop dovuto alla pandemia. Oliver Vitz è un soggetto molto sensibile, ma si è sempre dimostrato dalla mia parte – ha aggiunto l’amazzone italiana. Mentre Muggel (cavallo storico di Francesca ndr) ha un po’ di carattere in più, con Oliver devo solo stare attenta a non sbagliare niente, poi lui fa il resto e ce la mette tutta”.
Francesca si è dimostrata molto soddisfatta del contesto trovato all’Equestrian Park di Tokyo, sede di tutte le gare equestri. “I cavalli sono arrivati in ottime condizioni – ha aggiunto - e sono alloggiati in strutture molto belle con aria condizionata. Non penso che la situazione in cui ci troviamo e si trovano i nostri compagni di gara sia talmente diversa dall’estate italiana. Qui poi, dalle 11 alle 16 non è consentito far uscire i cavalli dai box per il caldo, quindi il Comitato organizzatore sta dimostrando grande attenzione al benessere del cavallo. Questa mattina in allenamento abbiamo spinto sull’acceleratore, chiedendo ai nostri cavalli qualcosa di più in vista della gara in programma nelle prossime giornate e dopo alcuni giorni di lavoro un po’ più rilassante a seguito del viaggio affrontato.
Un ringraziamento finale Francesca lo ha fatto ai sui tecnici Norma Paoli, qui a Tokyo, e Italo Cirocchi. “Credo che gran parte del lavoro lo facciano loro, perché non è facile creare un cavallo da paradressage, quindi a loro va il mio ringraziamento, ha concluso Francesca.
(Nella foto © FISE/Stefano Grasso: Francesca Salvadè e Oliver Vitz)
Tokyo 2020: Semperboni “Giochi Paralimpici? Un sogno che si avvera"
Tokyo (Giappone) - Con i suoi 18 anni compiuti lo scorso 20 maggio è la più giovane delle quattro azzurre dell’Italia Team di Paradressage presenti a Tokyo per i Giochi Paralimpici. Stiamo parlando di Carola Semperboni. Torinese di nascita e tesserata per l’Asd Nuova Cerrina, l’amazzone italiana qui a Tokyo è alla sua prima partecipazione alle Paralimpiadi. Si è appassionata a questa disciplina proprio dopo avere visto Sara Morganti, la Campionessa del mondo in carica, che oggi è proprio compagna di squadra di Carola. È come un sogno realizzato…
In realtà non è la prima volta che Carola rappresenta l’Italia in una competizione ufficiale, sì, perché a soli 16 anni, nel 2019 ha fatto parte della rappresentativa italiana in campo nei Campionati Europei della disciplina di Rotterdam.
“Fino a questo momento – ci ha confessato Carola - sono stata abbastanza tranquilla, ma quando entro in campo qui a Tokyo per gli allenamenti avverto un po’ di tensione. Il mio obiettivo è di trasformare questo stato d’animo in energia positiva da impiegare nelle gare che dovrò affrontare da qui a breve”.
Essere a Tokyo è per Carola un sogno che si avvera. “Solo in questi giorni qui in Giappone – ha aggiunto - mi sto rendendo conto veramente di quello che sta succedendo…che sto partecipando a una Paralimpiade”.
Un pensiero va anche al suo compagno di gara e ai suoi tecnici. “Paul (il cavallo di Carola a Tokyo ndr.) è super. Credo di essere stata super fortunata a trovarlo nel mio percorso e devo dire che si è comportato benissimo. Un cavallo sempre disponibile e per questo sono davvero felice. Sono molto contenta anche per il lavoro che ho fatto e sto continuando a fare con miei tecnici Francesca Cavaglià, Davide Cofanelli e Laura Conz. Non è facile trovare un cavallo con le caratteristiche di Paul, per questo devo ringraziarli uno ad uno. Per il grado I serve un cavallo molto collaborativo e credo che sarà difficile trovarne un secondo con le stesse caratteristiche di Paul”, ha concluso l’amazzone azzurra.
(Nella foto © FISE/Grasso: Carola Semperboni su Paul)
Tokyo 2020: l’Italia Team di Paradressage scalda i motori in vista dell’apertura dei Giochi
Tokyo (Giappone) - L’Italia Team di Paradressage scalda i motori all’Equestrian Park di Tokyo2020. Scorre veloce il tempo, dunque, nella sede delle gare equestri della XVI edizione dei Giochi Paralimpici, il cui inizio ufficiale sarà sancito con la cerimonia di apertura in programma all'Olympic Stadium di Tokyo, martedì 24 agosto (ore 13 italiane).
Sara Morganti con Royal Delight, Francesca Salvadè su Oliver Vitz, Carola Semperboni su Paul e Federica Sileoni su Burberry sono davvero pronte a dare il massimo, consapevoli di ciò che rappresentano per tutta l’Italia e in particolare per il mondo degli sport equestri.
L’Italia Team è ormai da qualche giorno in campo a Tokyo. Se la prima parte della trasferta paralimpica è trascorsa all’insegna di un lavoro leggero, adesso si fa davvero sul serio e le attività si fanno gradatamente più intense in vista della prima competizione.
FAMILIARIZZAZIONE E WARM UP - Sia le ragazze che i cavalli hanno già preso confidenza con i luoghi di allenamento anche nella giornata di oggi, ma nel pomeriggio di domani, lunedì 23 agosto, sono in programma la familiarizzazione e il warm up. Un'occasione importantissima per "lavorare" all’interno del maestoso rettangolo di gara, che tra qualche giorno sarà solcato dai più forti binomi della disciplina presenti in Giappone. In questi ultimi giorni le azzurre hanno messo a punto gli ultimi dettagli alla vigilia delle gare, insieme ai propri tecnici: Laura Conz, Norma Paoli, Francesca Cavaglià e Davide Cofanelli e sotto l’attento sguardo del tecnico federale, Alessandro Benedetti e del capo equipe, Ferdinando Acerbi.
CLIMA SERENO NELL’ITALIA TEAM – Il meteo a Tokyo non aiuta. Fa molto caldo, ma il Comitato organizzatore ha messo a disposizione tutte le misure necessarie per far stare a proprio agio e mantenere nelle migliori condizioni cavalli, cavalieri e staff. Il clima del Team, invece, è davvero sereno, all'insegna della più assoluta coesione e collaborazione. Le giornate si trascorrono tutti insieme, si lavora duramente in campo e in palestra, anche se la squadra si concede qualche momento di svago, utile a rendere sempre più saldo lo spirito di squadra.
LA HORSE INSPECTION E LE GARE – Nel frattempo non si perde d’occhio l’obiettivo principale: la gara. Il primo appuntamento ufficiale, dopo la cerimonia inaugurale, è quello con la Horse Inspection in programma mercoledì 25 agosto alle ore 9.00 (le h. 2.00 del mattino in Italia). Sarà, poi, Federica Sileoni insieme a Burberry il primo binomio a varcare la soglia dell’Equestrian Park per l’Individual test del Grado V giovedì 26 agosto (h. 20.33 Jap; 13.33 Ita). Il giorno successivo, per il grado I, toccherà al binomio Campione del Mondo in carica composto da Sara Morganti e Royal Delight e a Carola Semperboni su Paul (h. 16.00 Jap; h. 11.00 Ita). Nella stessa giornata di mercoledì 27 agosto in campo anche Francesca Salvadè su Oliver Vitz, ma nel grado III (h. 19.22 Jap; h. 12.22 Ita). Insomma il grande momento per l’Italia degli Sport Equestri sta per arrivare. Non resta che continuare a fare il tifo per l’Italia Team!
(Nella foto © FISE/Stefano Grasso: una veduta dell'Equestrian Park)
#WETHE15, DAL COLOSSEO A MILANO CORTINA 2026
L’Italia si tinge di viola per i diritti delle persone con disabilità
19 agosto 2021 - Questa sera all’imbrunire, il Colosseo, uno dei siti archeologici più importanti del nostro Paese e nel mondo si illuminerà di viola, il colore internazionale della disabilità, per celebrare il lancio di #WeThe15, la campagna promossa dall’International Paralympic Committee (IPC) e dall’International Disability Alliance (IDA) per porre l’attenzione sui diritti delle persone con disabilità, circa 1,2 miliardi di cittadini, pari al 15% della popolazione mondiale.
Nello stesso momento lo stesso colore andrà a impreziosire i territori che saranno protagonisti dei Giochi invernali del 2026: Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli (sedi della Regione Lombardia), Palazzo Marino (sede del Comune di Milano), la Torre Allianz di Milano (sede della Fondazione Milano Cortina 2026) e il Palazzo del Municipio di Cortina d’Ampezzo.
Il Comitato Italiano Paralimpico, con la collaborazione e il supporto del Parco Archeologico del Colosseo - Ministero della Cultura e di Roma Capitale, la Regione Lombardia, il Comune di Milano, il Comune di Cortina d’Ampezzo e la Fondazione Milano Cortina 2026 (Comitato Organizzatore dei Giochi Invernali del 2026 che da dicembre 2020 è ospitato nella Torre Allianz a Milano - l’edificio più alto d’Italia per numero di piani - sede di Allianz, Worldwide Insurance Partner dei Movimenti Olimpico e Paralimpico Internazionali fino al 2028) hanno infatti voluto costruire un’azione congiunta per condividere i valori di questa importante iniziativa internazionale di sensibilizzazione sociale. Nello stesso giorno, infatti, saranno illuminati oltre 115 tra i siti più iconici al mondo fra cui la Sky tree e il Rainbow Bridge a Tokyo, il Geneva’s Jet d’Eau, la Torre di Ostankino a Mosca, il London Eye di Londra e le Cascate del Niagara tra Canada e Stati Uniti.
L’iniziativa #WeThe15, lanciata a 5 giorni dalla cerimonia inaugurale dei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020, mira a porre fine alla discriminazione nei confronti delle persone con disabilità e ad agire come un movimento globale che promuove l'inclusione e l’abbattimento delle barriere fisiche e culturali. Riunisce la più grande coalizione mai vista di organizzazioni internazionali del mondo dello sport, dei diritti umani, delle istituzioni, dell’economia, delle arti e dello spettacolo: UN Human Rights, UNESCO, UN SDG Action Campaign, Commissione Europea, The Valuable 500, Global Citizen, Global Disability Innovation Hub, UN Alliance of Civilisations (UNAOC), International Disability and Development Consortium, C-Talent, ATscale – the Global Partnership for Assistive Technology, Zero Project, and the Global Alliance of Assistive Technology Organisations (GAATO). L'International Paralympic Committee, Special Olympics, Invictus Games Foundation e International Committee of Sports for the Deaf (Deaflympics), inoltre, sfruttando la capacità dello sport di coinvolgere un vasto pubblico e stimolare un cambiamento positivo, hanno unito le forze per la prima volta nella storia. Le quattro organizzazioni utilizzeranno i loro eventi sportivi internazionali e le comunità di atleti per aumentare ulteriormente la consapevolezza e la comprensione dei problemi che devono affrontare le persone con disabilità in tutto il mondo.
“Abbiamo voluto fortemente supportare e promuovere anche nel nostro Paese questa campagna internazionale ideata dall’IPC che punta a porre l’attenzione sui diritti di cittadinanza delle persone con disabilità di tutto il mondo. Ed è importante che ciò avvenga a pochi giorni dall’inizio delle Paralimpiadi che rappresentano il motore di una rivoluzione culturale volta a cambiare la percezione della disabilità nel mondo. Siamo felici che la Fondazione Milano Cortina, diverse amministrazioni territoriali e un partner del Comitato Paralimpico Internazionale come Allianz, abbiano voluto sposare questa causa. Insieme possiamo dare ancora più forza a questa importante battaglia culturale con la speranza che le imprese degli atleti paralimpici possano essere fonte di ispirazione per tante ragazze e ragazzi con disabilità”. È quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
“A soli cinque giorni dalle Paralimpiadi di Tokyo – ha commentato il Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò – la campagna #WeThe15 rappresenta un momento centrale per la storia del Movimento Paralimpico e, più in generale, per il percorso di sensibilizzazione nei confronti dei diritti delle persone con disabilità. Come Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 desidero ringraziare i nostri stakeholder dei territori e Allianz per l’entusiasmo con cui hanno aderito al progetto. La strada da percorrere sarà avvincente e ci auguriamo che queste luci viola possano rappresentare un faro verso un cambiamento duraturo”.
“La Fondazione Milano Cortina 2026 – dichiara l’Amministratore Delegato, Vincenzo Novari - ha accolto con entusiasmo l’invito dell’International Paralympic Committee e collaborato a stretto contatto con il Comitato Paralimpico Italiano per la promozione della campagna #WeThe15 che rappresenta uno stimolo concreto per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle disabilità. L’auspicio – conclude Novari in partenza per le Paralimpiadi di Tokyo - è che iniziative come questa possano fungere da acceleratore per una società più accessibile e inclusiva”.
Per maggiori informazioni su WeThe15 sono disponibili il sito www.WeThe15.org e i profili social @WeThe15 su Instagram e Twitter
fonte: Ufficio stampa WeThe15 - Marco Incagnola
Paralimpiadi…un sogno possibile
“Paralimpiadi di Tokyo 2020 – Emozioni che segnano”. È questo il claim che la Federazione Italiana Sport Equestri ha voluto usare per accompagnare le atlete del paradressage impegnate nei prossimi giorni in un’altra entusiasmante avventura che unirà ancora una volta tutto il paese e in particolare tutto il mondo degli sport equestri.
Prendere parte a un’edizione dei Giochi Olimpici o dei Giochi Paralimpici è certamente il sogno di ogni atleta. A Sara Morganti, Francesca Salvadè, Carola Semperboni e Federica Sileoni spetta un grande compito e probabilmente più di uno: non solo quello di entrare nel rettangolo dell’Equestrian Park e rappresentare l’Italia, ma anche quello di fare da punto di riferimento per tantissimi atleti paralimpici, ma soprattutto per gli appassionati degli sport equestri.
Le quattro atlete azzurre saranno dei veri e propri idoli per gli sport equestri. Alcune di loro hanno già rappresentato l’Italia a Londra e Rio de Janeiro; Sara Morganti è la Campionessa del mondo in carica (tecnico e freestyle) a Tryon e ha in bacheca, tra l’altro, anche un oro e un argento ai WEG di Normandia.
Le azzurre dell’Italia Team di Paradressage saranno, dunque, un modello da seguire per un movimento, anche quello degli sport integrati e degli interventi assistiti con il cavallo che in Italia, nell’ambito della FISE, vede numeri in grande crescita. Sono circa un migliaio i tesserati che praticano interventi assistiti con il cavallo suddivisi tra i centri abilitati alla pratica di questo tipo di attività: dagli sport integrati, all’equitazione paralimpica. È in costante crescita è anche il numero delle figure tecniche specializzate in questi particolari ambiti.
Arrivare a disputare un’edizione dei Giochi è certamente il risultato di anni e anni di sacrifici, allenamenti, rinunce, ma è un sogno possibile e a dimostrarlo ci stanno pensando proprio le nostre quattro atlete in partenza per Tokyo tra qualche giorno. Forza ragazze…L’Italia è con voi!
(Nella foto © CTxFISE/Stefano Grasso: Il podio dei WEG 2018 di Tryon con Sara Morganti e Royal Delight medaglia d'oro)
Paralimpiadi: azzurre pronte per Tokyo 2020
L'Italia Team di paradressage in partenza per il Giappone il 18 agosto
Si chiude oggi, lunedì 16 agosto, ad Aachen in Germania il periodo di quarantena delle azzurre e dei cavalli del Paradressage che mercoledì 18 agosto si imbarcheranno sui rispettivi voli che li condurranno alla volta di Tokyo 2020, sede dei prossimi XVI Giochi Paralimpici giapponesi (24 agosto/5 settembre).
Sono pronte, dunque, per affrontare le gare all’Equestrian Park di Tokyo per il Grado I il binomio Campione del Mondo in carica composto da Sara Morganti e Royal Delight (Mariebelle che ha effettuato il periodo di quarantena rientrerà in scuderia in Italia) e Carola Semperboni su Paul. Nel Grado III pronta a dare il massimo Francesca Salvadè, in questa edizione dei Giochi in versione Oliver Vitz, infine nel Grado V vedremo in rettangolo Federica Sileoni in sella a Burberry.
Il periodo di quarantena è stato utile alle amazzoni, ai cavalli e allo staff tecnico per definire gli ultimi dettagli e rifinire la preparazione prima della partenza. Sia i cavalli che i componenti della delegazione, secondo le norme vigenti in materia sanitaria veterinaria e umana, sono stati sottoposti ai tamponi e adesso è davvero tutto pronto per la partenza.
“Ad Aachen – ha dichiarato il capo equipe Ferdinando Acerbi – abbiamo passato un bellissimo momento di condivisione molto utile per stare insieme prima della gara. I cavalli hanno lavorato molto bene e stanno anche molto bene fisicamente. Credo – ha aggiunto Acerbi – che raramente ci siamo presentati pronti come adesso. Abbiamo una squadra molto bella e preparata e siamo pronti per affrontare una sfida come quella che da qui a qualche giorno ci troveremo davanti. È chiaro che dobbiamo restare con i piedi per terra, ma credo che la nostra nazionale non abbia mai potuto contare su una squadra così unita e pronta a combattere, merito certamente delle ragazze ma anche dei tecnici che ogni giorno le seguono a casa e ai quali deve andare il nostro ringraziamento”.
LE PARTENZE– Nella giornata di oggi, lunedì 16 agosto, l’Italia Team di Paradressage lascerà Aquisgrana per cominciare l’avvicinamento verso Roma, da dove alle 17.10 di mercoledì 18 agosto prenderà il volo Alitalia che condurrà tutti i componenti del Team in Giappone. A completare la delegazione azzurra di Paradressage insieme alle amazzoni ci saranno anche il capo equipe Ferdinando Acerbi, il tecnico federale Alessandro Benedetti, i tecnici Laura Conz, Norma Paoli e Francesca Cavaglià, il veterinario di squadra, dott. Fabrizio Monici e i tre groom di squadra: Michele Caporro, Antonio Ragno e Vittoria Morganti, il fisioterapista Mario Ferrante e il massoterapista equino, Antonio Inghilleri. Qualche giorno dopo raggiungeranno Tokyo anche il Segretario Generale, Simone Perillo e il Responsabile della comunicazione sportiva, Enrico Perez. Ad attendere gli azzurri a Tokyo ci saranno Anna Baroni ed Elisa Solerio che già dallo scorso 15 luglio sono al lavoro nella capitale giapponese per garantire agli atleti (cavalli e cavalieri), prima olimpici e adesso paralimpici, la migliore permanenza nella sede di gara.
I quattro cavalli dell’Italia Team hanno lasciato Aachen questa mattina in direzione di Liegi in Belgio dove, sempre il 18 agosto, saranno imbarcati nello speciale volo che li condurrà a Tokyo. Il decollo dello speciale volo Cargo è previsto alle ore 7.40 del mattino con arrivo diretto, senza alcuno scalo tecnico alle ore 2.00 am (ora Tokyo) del giorno successivo. Con loro viaggerà il veterinario di squadra, il dott. Fabrizio Monici, mentre Antonio Ragno, uno dei groom della squadra, partirà proprio oggi da Roma per “ricevere” i cavalli al loro arrivo.
IL VIAGGIO DEI CAVALLI- Possiamo davvero parlare di un viaggio extralusso per i cavalli che volano tra continenti. Dopo una breve attesa a terra in confortevoli box a Liegi, i campioni vengono caricati a coppie in ampi cassoni (come se fossero dei piccoli van a due posti appositamente costruiti per il loro trasporto aereo). Attraverso le speciali pedane elevatrici del Cargo System (nella foto © FEI/Leanjo de Koster), vengono caricati sull’aereo, disposti e assicurati in due file lungo la fusoliera pressurizzata.
Comfort ai massimi livelli per le stelle del paradressage. I cassoni presentano aperture nella parte anteriore e in quella posteriore per assicurare un normale ricircolo dell’aria e la temperatura della fusoliera è prestabilita e adeguata in accordo tra comandante dell’aeromobile e veterinari.
Durante il viaggio i cavalli, per nulla infastiditi da decollo e atterraggio (che avvengono su piste molto lunghe quindi senza un eccessivo angolo di inclinazione durante le fasi di decollo e atterraggio), hanno acqua e fieno sempre a disposizione e consumano due pasti di mangime come se fossero scuderia.
Gli esclusivi passeggeri sono continuamente monitorati dal personale esperto, dai groom e dai veterinari, che li accompagnano per garantirne benessere per tutto il volo. Una volta a terra a Tokyo tutti i cavalli vengono visitati prima di salire sui van che, dopo 45 minuti di viaggio, li trasferiranno nelle fantastiche scuderie dell’Equestrian Park di Tokyo, sede delle gare degli sport equestri dei Giochi Paralimpici.
IL CALENDARIO DELLE GARE – Dopo la tradizionale cerimonia d’apertura in programma martedì 24 agosto, mercoledì 25 agosto si svolgerà l’ispezione dei cavalli. Il via alle competizioni è previsto già da giovedì 26 agosto (ore 15.00/22.35; dalle 8 alle 15.35 in Italia), quando comincerà l’Individual Test (Gradi II; IV e V). A rompere il ghiaccio per l’Italia saranno Federica Sileoni su Burberry nel Grado V. Nella giornata successiva, il 27 agosto, (Gradi I e III), allo stesso orario, toccherà invece a Sara Morganti e Royal Delight e Carola Semperboni su Paul per il Grado I e a Francesca Salvadè e Oliver Vitz per il Grado III. Al termine di ognuno delle giornate di gara è prevista l’assegnazione dei titoli individuali tecnici. Nella giornata di sabato 28 agosto in programma il Team test dei gradi I, II, III (h. 17.00/22.10; dalle 10 alle 15.10 in Italia) e domenica 29 agosto (18.00/20.20; dalle 11 alle 13.20 in Italia) si concluderà la gara a squadre con i Gradi IV e V e la relativa cerimonia di consegna delle medaglie. Lunedì 30 agosto, dopo la seconda horse inspection, sarà la giornata dei Freestyle Test. Si partirà con le gare dei Gradi IV e V (h. 15.00/17.20; dalle 8.00 alle 10.20 in Italia) per poi proseguire coni Gradi I, II e III dalle 18.00 alle 21.35 (dalle 11.00 alle 14.35 in Italia).
A questo punto non resta che attendere l'apertura ufficiale dei XVI Giochi Paralimpici.
Paralimpiadi Tokyo 2020: partita ad Aachen la quarantena delle azzurre
È partita oggi, martedì 10 agosto, come da programma la quarantena delle azzurre e dei cavalli che prenderanno parte alle prossime Paralimpiadi di Tokyo 2020 (24 agosto/5 settembre).
Sara Morganti (Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre), Francesca Salvadè (Dressage Life Asd), Carola Semperboni (La Nuova Cerrina Asd) e Federica Sileoni (Scuderia Le Tre Coste SSD a RL), infatti, hanno raggiunto le scuderie di Aachen in Germania sede della quarantena nella giornata di oggi.
I cinque cavalli Royal Delight e Mariebelle (Sara Morganti), Oliver Vitz (Francesca Salvadè), Paul (Carola Semperboni) e Burberry (Federica Sileoni), invece hanno raggiunto le scuderie già nella giornata di ieri.
Con questo atto è partita, dunque, ufficialmente la spedizione azzurra che condurrà le quattro amazzoni italiane alle prossime Paralimpiadi di Tokyo 2020.
Insieme alle amazzoni in quarantena ad Aachen anche il capo equipe Ferdinando Acerbi, il tecnico federale Alessandro Benedetti, i tecnici Laura Conz e Francesca Cavaglià, il veterinario di squadra, dott. Fabrizio Monici e i tre groom di squadra: Michele Caporro, Antonio Ragno e Vittoria Morganti che grazie al loro fondamentale lavoro si occuperanno del benessere dei cavalli.
Quella della quarantena è una fase molto importante che servirà al Team per lavorare e alimentare ancor di più lo spirito di squadra e ai cavalli per un normale lavoro di rifinitura prima del prestigiosissimo appuntamento che vedrà le nostre azzurre protagoniste nel rettangolo di gara dell’Equestrian Park di Tokyo.
E in realtà la quarantena sarà una piccola preview delle gare paralimpiche di fine agosto, sì, perché nelle stesse scuderie di Aachen non sono presenti solo gli azzurri, ma tutti i team che prenderanno parte alle Paralimpiadi. Si tratta dunque di un importante momento di condivisione e un’esperienza che certamente per ogni atleta sarà difficile da dimenticare.
Il periodo di quarantena terminerà per le azzurre il 18 di agosto prossimo, quando tutti componenti dell’Italia Team di Paradressage prenderanno il volo che dopo circa 13 ore li condurrà da Roma a Tokyo. Nella stessa giornata volo anche per i cavalli, che invece partiranno da Liegi (Belgio).
(Nelle foto in alto a sinistra, © Fusetti: Sara Morganti; a destra: © Fise/Secchi: Francesca Salvadè; in basso a sinistra © Fise/Secchi: Carola Semperboni; a destra © World Soul: Federica Sileoni )
Tokyo 2020: Salto ostacoli. Svanisce il sogno “finale” per Emanuele Gaudiano
Il cavaliere dell’Italia Team in sella a Chalou ha chiuso la prova di qualifica con 9 penalità
Si chiude con 9 penalità la prova di qualifica individuale per la disciplina del Salto ostacoli di Emanuele Gaudiano e Chalou disputata oggi, martedì 3 agosto, in occasione dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Il cavaliere dell’Italia Team, 55° a entrare in campo sui 73 binomi al via, ha commesso il primo errore sull’oxer numero 3, salto che precedeva la doppia gabbia, e il secondo alla riviera, salto numero 8 del tracciato di 590 metri, composto da 14 ostacoli per 17 sforzi e firmato dallo spagnolo Santiago Varela.
Se entrare in campo oltre la prima metà dell’ordine di partenza poteva essere un vantaggio, questa circostanza si è dimostrata, alla fine, una condizione sfavorevole, perché man mano che la gara andava avanti ci si è subito resi conto che per restare nei migliori 30 sarebbe stato fondamentale uscire dal campo senza alcun errore.
Questa situazione ha probabilmente costretto Gaudiano a montare il suo Chalou con meno disinvoltura del solito.
L’errore sull’Oxer è arrivato a causa di un avvicinamento che ha costretto il binomio a saltare un po’ all’interno rispetto alla naturale traiettoria. Nei tre tempi che hanno preceduto la riviera, invece, Chalou ha guardato l’acqua, forse infastidito dal riflesso delle luci artificiali dell’Equestrian Park, e ha effettuato un salto più alto che lungo che non gli ha consentito di riceversi al di là della plastilina.
Le nove penalità accumulate (di cui una per il superamento del tempo massimo) non consentono, purtroppo, al cavaliere italiano di ottenere la qualifica per la finale in programma domani alle ore 17.00 (le 12 in Giappone). Alla gara che assegnerà le medaglie individuali prenderanno parte i migliori 30 binomi della prima prova di qualifica, ovvero tutti coloro che hanno concluso il tracciato con un massimo di due penalità.
Guarda QUI la classifica della prima prova di qualifica individuale
(Nella foto © FISE/Stefano Grasso: Emanuele Gaudiano su Chalou)
Tokyo 2020: il tocco Made in Italy di Elio Travagliati nei percorsi del Salto Ostacoli
C’è un po’ di Italia, oltre naturalmente al nostro Emanuele Gaudiano, in campo nella prova olimpica di Salto Ostacoli all’Equestrian Park di Tokyo 2020.
Sì, perché, tra i nostri connazionali impegnati a regalare momenti unici in Giappone ad atleti, appassionati e addetti ai lavori c’è anche Elio Travagliati.
Dopo aver diretto le coreografie del campo gara della Longines EEF Series Final 2021 a Varsavia - evento in cui abbiamo assistito alla bellissima vittoria dell’Italia lo scorso 25 luglio - il noto chef de piste italiano, sempre impegnato in competizioni di primissimo livello, a Tokyo fa parte del team dei Course Designer dei Giochi Olimpici.
Elio Travagliati ha progettato – insieme all’equipe di Course Designer provenienti da tutto il mondo diretti da Santiago Varela – il tracciato della prova di Salto Ostacoli del Concorso Completo, su cui abbiamo visto la squadra azzurra (S. Bordone, A. Schivo e V. Panizzon) conquistare la settima posizione e Susanna Bordone su Imperial Van De Holtakkers ottenere la diciottesima posizione generale della finalissima individuale.
Lo vedremo all’opera anche nella costruzione degli impegnativi percorsi delle competizioni di Salto Ostacoli che da domani saranno affrontate dai migliori cavalli, cavalieri ed amazzoni con il sogno di conquistare una medaglia olimpica, lasciando il grande pubblico degli Sport Equestri con il fiato sospeso.