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Elementa presenta il progetto "The Reining Revolution"
ELEMENTA MASTERS 2021 - 2025 è stato presentato venerdì 5 aprile, nello spazio Elementa al Nrha European Futurity di Cremona
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THE REINING REVOLUTION
Una Triple Crown da UN MILIONE E MEZZO DI DOLLARI e tanti PREMI ANCILLARY: per i sire, le fattrici, gli allevatori, gli youth, i para reiners, i free-style riders…
Un progetto a tutto tondo per migliorare le carte sul tavolo del reining mondiale, sottolineando il ruolo degli allevatori, ricompensando l’impegno dei professionisti più etici, aiutando un maggior numero di giudici ad acquisire esperienza negli special events
ma soprattutto, e questa è probabilmente la vera rivoluzione, cambiando radicalmente
il punto di vista sulle gare per cavalli giovani. Tutto questo è Elementa Masters
È stato presentato ieri all’Nrha European Futurity di Cremona, Italy, il video ufficiale del progetto Elementa Masters: la più grande e futuristica sfida che il reining mondiale abbia visto da molti anni a questa parte.
L’innovazione è tanto filosofica quanto economica e organizzativa. I due concetti base apertamente dichiarati - senza false modestie e con grande chiarezza morale - dagli ideatori del progetto, che definire ambizioso è decisamente riduttivo, sono mettere sul piatto il più grande e ricco circuito di reining al mondo e farlo con una vision a 360° sul benessere dei cavalli coinvolti.
LA LOCATION. Dettaglio di non poco conto, ne sarà sede il galattico impianto di Elementa, vicino a Roma, che dopo l’acquisizione da parte dell’imprenditrice Maria Cecilia Fiorucci si sta trasformando – anche in vista della candidatura a sede dei Weg 2022 – grazie a un approfondito restyling. All’inaugurazione della nuova struttura, prevista nel 2021, Elementa offrirà per atleti e visitatori 5 arene indoor e quattro outdoor, un percorso per il concorso completo e oltre 800 box. La sezione hospitality vanterà tre ristoranti, un winter garden con rettilario, una spa, un lago balneabile (anche a cavallo!), tre club house e, in una seconda fase, 22 chalet con box e selleria privati per chi vorrà soggiornare presso la tenuta qualche giorno insieme al proprio cavallo.
TUTTO SU UN SITO CHE “CI PARLA”. È già online www.elementamasters.com con il countdown che separa dal momento in cui il regolamento e il timing definitivi, i cui dettagli sono ancora in fase di perfezionamento, saranno resi pubblici il 1 giugno 2019. Una piattaforma chiara e user friendly dove registrandosi fin d’ora tramite la propria email, si riceveranno avvisi puntuali ogni volta che una notizia, un aggiornamento, un nuovo servizio verrà messo online: come quello che permetterà, semplicemente inserendo il nome del proprio cavallo e la sua data di nascita, di sapere se è o meno iscrivibile ai vari special events del circuito. Perché come vedremo Elementa Masters offre molto ma chiede in cambio qualcosa: nel nome di una crescita in senso anche etico della specialità.
TRE GARE “ENORMI”. Un Futurity 4-year-olds, un Derby 5/6/7 year-olds + 5-year-olds Stakes, un Maturity 8-year-olds e oltre. Montepremi added: un milione di dollari tondo per il Futurity, 300mila per il Derby, 100mila per lo Stakes e 200mila per il Maturity. Nell’insieme IL PIÙ ALTO NELLA STORIA DEL REINING A LIVELLO MONDIALE. Per i cavalli e i cavalieri - questi ultimi anche in sella a differenti soggetti - che avessero bravura, costanza e fortuna sufficienti a vincere tutti e tre i trofei il premio Triple Crown, che al cavaliere, al proprietario e all’allevatore del cavallo tributa 100mila dollari aggiuntivi ciascuno. E per la miglior femmina nelle finali Open e in quelle Non Pro di tutti e tre gli eventi, il premio Pink Ribbon, 50mila dollari in totale per il Futurity e 30mila sia per il Derby che per il Maturity.
MA NON SOLO. Il reining, secondo Elementa, deve esprimere anche - e con i fatti - gioia di vivere, promozione giovanile, supporto sociale. Ed ecco il divertentissimo Free-Style finalmente incentivato da un “vero” montepremi (50mila dollari) durante il Futurity, l’Euro Youth Team Trophy durante il Derby e la gara di Para Reining (con 30mila dollari di added) in occasione del Maturity.
IL PREMIO ALLEVATORI. Non solo per il Futurity, ma per tutte le gare di Elementa Masters. I cavalli che verranno iscritti al circuito dovranno fare capo all’Elementa Breeders Program (EBP), al quale per tutto il 2019 e il 2020 stalloni e puledri possono essere nominati GRATUITAMENTE. Del premio aggiuntivo per gli allevatori (80mila dollari sul Futurity, 100mila sul Derby e 150mila sul Maturity) beneficeranno i primi cinque classificati di ogni livello, sia Open sia Non Pro.
PAROLA D’ORDINE: CRESCERE. Non solo con il montepremi, ma anche con le competenze. Il metodo che Elementa ha deciso per selezionare i giudici che siederanno nell’arena dei Masters, per esempio, è a sua volta del tutto inedito e punta a espandere il gruppo di quelli molto esperti, attualmente abbastanza ristretto. I “judges” con card Nrha/Fei interessati, avranno modo di manifestare la propria disponibilità per lavorare sui Masters alcuni mesi prima di ogni evento, registrandosi in un’apposita sezione su elementamasters.com. Tutti coloro che lo avranno fatto saranno suddivisi, secondo un modello utilizzato dalla National Cutting Horse Association Usa, in giudici AAA (che hanno giudicato almeno due special event negli ultimi due anni), AA (che hanno giudicato almeno uno special event negli ultimi due anni), e A (se non ne hanno giudicato nessuno). La giuria di ogni gara Master sarà SORTEGGIATA DAVANTI A UN NOTAIO tra queste tre liste, componendosi alla fine di 2 giudici AAA, due AA e uno A (oltre all’equipment judge e al judges monitor, quest’ultimo rigorosamente AAA). In questo modo anche ai giudici con minore esperienza viene data l’opportunità di farsene una e avanzare in competenza e possibilità di essere chiamati.
PERÒ… Elementa Masters, come si diceva, a fronte di un impegno enorme in termini finanziari e organizzativi chiede al mondo del reining "uno sforzo per cambiare la specialità in senso più moderno, più rispondente alle nuove sensibilità sociali e quindi anche più conveniente a livello di immagine", come spiega Domenico Lomuto, Direttore delle Comunicazioni di Elementa che sta in questi giorni trattando con un canale televisivo di primaria importanza per creare un format “reality” sul circuito. "Deve essere divertente e leggero nella forma ma finalmente competente nella sostanza, con l’intento di sdoganare il reining dall’angolo in cui è storicamente relegato - quando si degnano di parlarne - dai media generalisti: quello di passatempo un po’ infantile per un’eccentrica elite che gioca “ai cowboy”. È ora di far trapelare in maniera chiara l’essenza tecnica di questo sport, e anche le eccellenze che possono renderlo fruibile e interessante per un pubblico di non addetti… Che sono potenzialmente i nuovi appassionati. Ma per fare questo ci vogliono le carte in regola sotto il profilo etico del rapporto con gli animali coinvolti. Perciò uno degli scopi perseguiti e dichiarati da Elementa, forse il più importante, è quello di vedere la disciplina andare verso una ben più diffusa longevità agonistica dei cavalli accompagnata da un’immutata qualità tecnica ed emozionale delle gare".
Ecco quindi la scelta di premiare gli allevatori dei soggetti più adulti con cifre maggiori rispetto a quelli dei più giovani; ecco la scelta di iniziare con un Futurity per i 4 anni e non per i 3, ma ecco soprattutto la regola aurea del circuito: per iscriverlo al 4-year-olds Futurity è necessario che un cavallo non abbia partecipato ad alcuna competizione prima del gennaio dell’anno in corso, e solo a gare con un montepremi totale piuttosto ridotto - l’ipotesi attualmente è 5mila dollari - da gennaio in poi: come dire, per i cavalli giovani, prima del grande debutto, solo gare scuola. Questo vale naturalmente anche per il Derby e il Maturity di Elementa Masters, con l’eccezione dei cavalli che saranno in età per questi due aged events nel 2021 e che quindi hanno 3 o più anni nel 2019 e hanno già partecipato al Futurity dei 3 anni (o stanno per farlo) e/o ad altre gare con montepremi ingente.
È chiaro che questo sarà lo snodo più ostico per l’attuale “mood” del reining, e tuttavia imprescindibile per Maria Cecilia Fiorucci. È infatti il fulcro dell’“aria nuova” che Elementa si propone di portare all’interno della specialità, in accordo con quanto altre discipline equestri hanno già fatto da tempo introducendo regolamenti che hanno reso il rispetto per i cavalli più tassativo. Per amore o per forza.
ALL ABOUT WELFARE. Questa linea guida si trova anche in altre regole che caratterizzeranno Elementa Masters: gli show saranno normati, per quanto riguarda la tutela dei cavalli, dal codice di condotta e antidoping Fei/Fise, che è più severo di quello Nrha, ma riders e allevatori dovranno anche aderire al codice etico di Elementa Masters che governerà tutta l’attività del circuito; i cavalli saranno sottoposti a un pre-check veterinario prima di essere ammessi al campo gara; i campi prova saranno attentamente sorvegliati da steward Fei (una commissione di almeno cinque diretta da un giudice AAA come team leader) ma anche da un sistema di telecamere a circuito chiuso; verranno assicurate almeno tre arene di riscaldamento in ogni evento, in modo che cavalli e cavalieri possano lavorare in maniera più rilassata e con meno stress, ma vi sarà una pausa in cui sarà impossibile montare (non riding time frame) ogni notte dalle 23 alle sei del mattino.
Il settembre 2021 è provvisoriamente la data prevista per il taglio del nastro di Elementa Masters, con il Futurity 4-year-olds: c’è quindi tutto il tempo, per allevatori, proprietari e trainer, per organizzarsi e decidere le proprie strategie. Il Derby + Stakes si dovrebbe poi tenere in aprile 2022 e il Maturity nel giugno dello stesso anno. Per rimanere aggiornati sulla definizione di ogni particolare è sufficiente registrarsi su www.elementamasters.com
Fonte: comunicato stampa a cura di All Horse International
On line i programmi attività internazionale ed i Qualification Criteria Senior e Giovanili 2019
Il Dipartimento Reining comunica che sono disponibili on line, nell’apposita sezione del sito, i programmi per l’attività sportiva internazionale 2019 del settore Senior e di quello Giovanile della disciplina, approvati dal Consiglio federale del 4 marzo scorso.
Sono inoltre consultabili, nello stesso menu, i Qualification Criteria per i Campionati d’Europa FEI Senior e per i Campionati del Mondo FEI Junior e Young Riders, in programma a Givrins (SUI) dal 9 al 13 luglio 2019.
I documenti sopra citati sono disponibili a questo link
nella foto © Andrea Bonaga: Enrico Sciulli
Campionati Italiani: chiusura in bellezza per l'edizione di Cremona
Ultime due giornate anche per il Campionato Italiano Irha-Fise, che ha visto disputarsi ieri le classi giovanili e la grande Open sponsorizzata da Quarter Dream e oggi, come chiusura, la Finale Non Pro.
Ed è un giovane di età ma veterano del reining, Manuel Cortesi - il migliore del Team Italy ai FEI World Equestrian Games™ Tryon 2018 dove insieme a Pc Sliderina For Me segnò il top score tra i cavalieri azzurri (224.5) e fu l’unico ad accedere direttamente alla finale individuale piazzandosi poi al 5° posto assoluto - ad aggiungere un altro prezioso titolo al suo palmares stellare: quello di Irha-Fise Open Champion 2018. Il successo arriva in sella a Pc Magnum Step Dream, stallone proprietà dell’Azienda agricola di Piero Cortesi, papà e mentore di Manuel da sempre: 218.5 il punteggio del binomio. 26 anni, professionista ormai da tempo, il cavaliere emiliano monta e addestra proprio al Cortesi Stable di famiglia. Per ricordare solo gli ultimi successi di questo pluridecorato atleta, Manuel è stato Open Champion e Reserve Champion all’Irha-Nrha Maturity 2018 e campione regionale Open proprio con Pc Magnum Chic Dream, da lui allevato, figlio di Magnum Chic Dream e Wimpy Precious Step, una fattrice nata negli States e figlia del Nrha Futurity Champion Wimpys Little Step. «È un incrocio ottimale», spiega Manuel, «perché la mamma è una cavalla piuttosto calda, mentre il padre un freddone: si compensano bene e il risultato è un ottimo cavallo da reining». Il trainer emiliano ha addestrato interamente questo soggetto di 6 anni con cui ha vinto il titolo di Austrian Futurity Champion nel 2015, è stato Irha-Nrha Maturity Finalist (con score 150) nel 2107 e Reserve Champion Open nella finale del campionato dello scorso anno. «Quest’anno l’obiettivo era quello di arrivare sul gradino più alto del podio, e ci siamo riusciti», conclude Cortesi, e aggiunge: «Pc Magnum Step Dream è un forte spinnatore, e stoppa affondando tanto nel terreno. È super in tutti i sensi e da un anno è anche entrato in razza, come riproduttore. Nel gennaio scorso sono nati i suoi primi figli». Manuel, che aveva ben 12 cavalli da gestire in questo show tra i propri e quelli dei suoi Non Pro, porta a casa l’importante successo grazie a un team ben organizzato e coordinato, composto dal padre e da due assistenti.
Per gli Youth, con un buon 141 si titola Champion Chiara Santobuono in sella a Master Stuntman, di Azienda Agricola Equiesse. Questo castrone di 6 anni è un figlio di Master Snapper per Spirit N Snapple, allevato al Cuoghi Quarter Horses. Per la Rookie Youth invece è Campionessa 2018 Valerie Zozin sulla femmina del 2011 RZ Bh Remins, da Remins Remedy e RZ BH Shiner. Un ottimo 141,5 per la giovane altoatesina allieva di Luis Kompatscher nella classe del Campionato Irha, mentre nel trophy la coppia si ferma a 138,5.
Ultimissima categoria per queste Finali di Campionato, la Non Pro che si è tenuta stamattina e che è stata vinta da un’amazzone già in vista negli scorsi giorni: la toscana Maddalena Esti, già Intermediate Non Pro Champion in sella a Rambo Bo Sun, classe 2007, figlio di Bars Jacson Bo e Be Each Sabra, allevato in Piemonte da Franco Rosso presso la Peschiera Quarter Horses e addestrato da Francesco Martinotti.
(Nella foto © Andrea Bonaga: Manuel Cortesi su Pc Magnum Step Dream)
Campionato Italiano: gli altri risultati da Cremona
Nella mattinata di ieri, prima delle Finali Futurity 4 yr-olds, altre tre classi del Campionato Italiano hanno tenuto banco nel celebre ovale di Cremona, dove Irha-Fise Intermediate Open Co-Champions si titolano Nicola Sergio e Mauro Vecchiutti, che avendo concluso la gara a parimerito hanno deciso di non disputare il run-off di spareggio per risparmiare i cavalli, reduci da una stagione impegnativa.
Nicola Sergio, 28 anni, di Maddaloni in provincia di Caserta, lavora come trainer professionista presso La Frontiera Quarter Horses, di Alessio Fraboschi, vicino a La Spezia. Questo giovane addestratore monta a cavallo da quando è un bambino, e pratica il rening dall’età di 10 anni. Prima di passare in proprio, ha lavorato come assistente per Gennaro Lendi. Nel suo show record, ha all’attivo il titolo di Nrha European Derby Champion level 1 (in sella a Ruf Little Chex), quello di 2018 Irha Maturity Champion level 1 con Walla Spat Olena, il Summer Cactus Reining 2017 nella classe Intermediate Open con Remin Bess, e il Nrha Rome Shoot-In 2016 nella stessa categoria e proprio con AT Andrewood, il cavallo con cui ha gareggiato a Cremona per la finale del Campionato italiano e che appartiene alla Scuderia Canove. Questo soggetto, classe 2008 e figlio di Ricochet Rooster per Ml Gretawood, allevato da Antonio Tropepe, è stato addestrato inizialmente da Beppe Prevosti ed è sotto la guida di Nicola da quasi tre anni. Un cavallo generoso e disponibile, con cui il trainer campano si è qualificato gareggiando nel circuito Lombardia Reining, con una buona stagione di gare costante e produttiva.
Mauro Vecchiutti invece viene dall’estremo nord-est dell’Italia: è originario di Cividale Del Friuli dove vive e lavora da circa dieci anni come istruttore di equitazione nell’azienda agricola di famiglia. Ha iniziato a montare a cavallo a sei anni ma pratica il reining da quando ne ha 16, età in cui ha preso parte alle prime gare con uno “storico” cavallo regalo dello zio. Alla fine della scuola poi, dal 2006 al 2009, ha lavorato come assistente per Dario Carmignani, suo mentore e riferimento che ricorda con somma gratitudine, per poi tornare a casa e continuare l’attività di addestratore, anche se più per passione e per hobby essendo l’attività del maneggio incentrata sulla scuola di equitazione. Mauro ha all’attivo uno show record di tutto rispetto: nel 2011, in sella a Capitan Smoke vinse l’Irha Futurity 4 anni Limited Open, e l’anno seguente si piazzò al terzo posto nel Derby Irha Level 1. Nel 2013 è Limited Open Champion al Campionato Italiano Irha, e nel 2017 Reserve Champion in sella proprio a Eskimo Jabalena, la cavalla con cui ha vinto quest’anno. Questa figlia di Jaba Oak per Eskimo Lena, classe 2012, è nata a casa di Mauro ed è stata da lui addestrata fin dal principio. «L’ho iniziata un po’ tardi, e al Futurity dei 4 anni era ancora un po’ verde e non è entrata in finale. Nel 2017 però ha vinto il campionato veneto nella Intermediate Open, ed è arrivata seconda al Campionato Italiano. Quest’anno è andata ancora meglio!», racconta con entusiasmo il cavaliere. «È sempre stata brava e serena, ma vivace: appena la monti è fresca, le piace galoppare un po’ prima di mettersi al lavoro. Io glielo lascio fare volentieri, anche perché poi diventa seria e generosa. Solida su cerchi e rallenty, dove prende sempre credito, negli spin dipende da come entra: va tra zero e +1/2. Ha un bel gesto nello stop, e anche nei rollback è reattiva», aggiunge il neo campione. «Rispetto allo scorso anno, in cui era più timorosa e guardinga, questa volta ho visto che si è rilassata quasi subito quando siamo arrivati a Cremona, come se avesse riconosciuto il posto e capito che cosa doveva fare. Sono entrato in gara molto sicuro…».
La giovane trainer emiliana Pamela Sartoni si è aggiudicata la finale del Campionato Italiano Irha-Fise Limited Open in sella a West Coast Mercedes, bella femmina buckskin nata negli States da Cromed Out Mercedes e West Coast Chic. Il binomio, qualificatosi per la finale nel circuito Arer, ha totalizzato un punteggio di 142. La cavalla, che appartiene a Manuel Balzani, fu domata negli States ma essendo cresciuta in modo disomogeneo venne poi scartata in fase di addestramento, in quanto ritenuta non particolarmente idonea al reining. Fu quindi acquistata come fattrice per via del suo ottimo documento, e cinque anni fa arrivò in scuderia da Pamela, che prima di ingravidarla decise di provare a montarla, per testarne le attitudini. Un fatto che cambiò la storia di questo binomio: Pamela apprezzò la cavalla, ne completò il lavoro di addestramento e iniziò a montarla, partecipando al Maturity dove andò in finale Limited Open, e conquistando la Finalissima del Campionato Italiano anche lo scorso anno. Ora, nel 2018, la vittoria nella medesima categoria. «È una femmina molto fredda, onesta e con crediti da + ½ su quasi tutte le manovre. Può migliorare ancora negli spin, dove potrebbe arrivare a +1, mentre nei cerchi di destra c’è molto lavoro da fare». Pamela, 27 anni, di Castrocaro Terme, monta a cavallo da quando ne ha 4 e ha iniziato a fare reining a 16 anni. Dopo aver lavorato come assistente per Pietro Artinghelli e Kelly Zweifel, si è messa in proprio tre anni fa e attualmente opera presso il Tornado Ranch di Sant'arcangelo di Romagna.
L’ultima classe di Campionato di ieri è stata la Rookie, riservata ai cavalieri con meno esperienza e di tutte le età. Su tutti l’ha spuntata il campano Mario Verzino con un ottimo 142 in sella allo stallone palomino FB Snapper Jac Pine, un figlio di Little Pie Jac per Honey To Snap.
Nella mattinata di oggi venerdì 14 dicembre la biondissima Sofia Gasser, di 13 anni, si è aggiudicata la Youth Cup under 13 in sella a Jac Little Step, castrone di 7 anni figlio del Nrha Futurity Champion 2002 Wimpys little Step e di Donnola Chex, allevato da Luigi Parise. L’amazzone di Bolzano, che frequenta le scuole medie e monta sotto la guida di Max Ruggeri presso il centro di Maurizio Ferrarol, ha vinto il campionato Youth regionale giovanile Arta 2018, e lo scorso anno fu Short Stirrup Champion proprio al Futurity 2017 di Cremona. La giovanissima atleta, che monta a cavallo da quando ha 7 anni e da 2 pratica il reining, ha iniziato sotto la guida di Luis Kompatscher da cui ha comprato il suo cavallo, che egli stesso aveva addestrato dopo averlo acquistato dal suo allevatore. Questo soggetto aveva avuto ottimi risultati sotto la guida di Elena Kompatscher, con cui fu 2015 Irha Futurity Non Pro 4 yr-olds level 4 Co-Reserve Champion e Aqha Futurity Non Pro 4 yr-olds Champion. «È un cavallo bravo e molto tranquillo, che stoppa con facilità. Purtroppo non ama particolarmente il figure eight e nel cambio di galoppo ogni tanto calcia. Questa è la cosa su cui dobbiamo lavorare per migliorare. Per fortuna, qui è andato tutto liscio: non ha calciato, e abbiamo vinto!». Il binomio ha marcato un buon 138.5, superando così la Reserve Champion Valerie Zozin, sua diretta avversaria anche nel circuito Arta e altra allieva di Kompatscher, che montava la sua Rz Bh Remins.
(Nella foto © Andrea Bonaga: sopra Nicola Sergio; sotto Mauro Vecchiutti in azione)
Campionato Italiano Fise-Irha: day 1 & 2
Partite ufficialmente le “danze finali” per il Campionato Italiano Fise-Irha di reninig, che ha portato a Cremona in uqesti giorni cavalli e cavalieri selezionati durante lunghi mesi di gare nei circuiti regionali di tutta Italia.
I primi a scendere in campo sono stati i binomi della Novice Horse Open e Non Pro, dove il podio vede brillare su tutti Matteo Vedovato tra gli open e Andrea Castelli tra i non pro.
Vince la Open con un sonoro 145 il trainer professionista Matteo Vedovato in sella a Top Chic SG, un cavallo appartenente allo stesso Matteo in comproprietà con il noto allevatore Vittorio Rabboni. I due hanno condiviso anche l’addestramento del cavallo, che nel 2017 fu finalista al Futurity Irha-Nrha e si piazzò terzo, con il secondo miglior punteggio, al Futurity Europeo: «Mi aveva davvero sorpreso lo scorso anno, qui a Cremona. Purtroppo nella finale avevamo bucato un marker e pertanto ci eravamo giocati la gara. Invece al Futurity Europeo è andata bene: ma poteva andare ancora meglio…». Così il trainer originario della provincia di Treviso, dove vive e lavora a Maserada sul Piave. Figlio di Topgun Whiz con mamma Magnetic Lady, da Chic Magnetic, Top Chic SG a Cremona si è anche qualificato per la finale Futurity 4 yr-olds. «Questo incrocio di linee di sangue è molto interessante, e aveva già prodotto bene», spiega Matteo. «Lui però da puledro era piccolino, e se ne stava un po’ in disparte. Quindi a quel tempo, lo acquistammo quasi per gioco, senza grandi aspettative. Non avremmo mai pensato di arrivare a questi risultati… Capita ancora che i brutti anatroccoli diventino dei bei cigni!». Top Chic Sg, allevato da Silvia Gandolfi, fu acquistato tramite Francesco Arrighi quando aveva 20 mesi: «Ha sempre avuto tanto talento in tutte le manovre. Però è molto sensibile e davanti alle situazioni nuove, come la grande arena di Cremona, può andare in stress. Ma il suo potenziale e la facilità che dimostra nel fare tutto quello che gli viene chiesto compensa ampiamente questa sua ansia. Basta capire come gestirlo, fare le cose con calma, entrare in empatia con lui, per ottenere prestazioni rilevanti.
Andrea Castelli, che si è qualificato tramite il Campionato lombardo insieme a Miss Playguns (Great Sun Burst per Playguns Chick), ha conquistato il titolo della Novice Horse Non Pro con un buon 142.5: «Non pensavo di arrivare così in là», ha dichiarato. «In realtà abbiamo fatto il campionato lombardo per provare la cavalla in vista delle gare più importanti, ma alla fine mi sono trovato con la qualificazione per le Finali in tasca, e una volta qui addirittura con il titolo!». Con questa brava femmina Andrea è anche in finale per i levels 2 e 1 del Futurity 4 yr-olds: «Vista la forma della cavalla sarebbe stato meglio che mi fossi iscritto anche al livello 3 e 4!», ride il giovane cavaliere,e aggiunge «Per a verità questo risultato è abbastanza inaspettato: Miss Playguns ha sempre ottenuto punteggi un pochino più bassi, ma oggi ha veramente dato il meglio di sé, forse perché in campo prova l’ho sentita talmente seria e pronta che io stesso sono entrato in gara più convinto del solito». Un successo arrivato anche grazie a qualche dritta “di quelle giuste” da parte di Mattia Nadalini, che dal prossimo anno collaborerà con MandalettiQuarter Horses ASD dove Andrea si allena.
Ieri, mercoledì 12 dicembre, in mattinata sono poi scesi in campo le amazzoni e gli over 50, con due energici e simpaticissimi cavalieri alla testa della classifica in queste ultime, a dimostrazione che il reining, e in generale l’equitazione, non hanno età.
Ad aggiudicarsi il titolo di Irha-Fise Over 50 Open Champion è il pluridecorato trainer altoatesino Markus Schopfer, originario di Chiusa, in sella al suo fedele stallone baio Jokin Whiz (Who Whiz It x Jokin Peppy), qualificatosi per le finali nel circuito piemontese. Markus, addestratore e cavaliere eclettico, attivo nel reining, nel cutting e soprattutto nel cow horse, vanta uno show record interminabile: da oltre 30 anni pro del reining, e da 15 presidente della European Reined Cow Horse Association, si è laureato Open Champion in tutti gli Special Events di Cow Horse per molti anni consecutivi, oltre a essere Derby e Futurity Open Champion per il Cutting e finalista nei più grandi aged events del reining. Brilla particolarmente il titolo di 2015 Nrha World Champion Intermediate Open, proprio in sella a Jokin Whiz. Questo cavallo speciale ha 8 anni, ed è nato in Italia nell’allevamento di Cecilia Frediani. Fu addestrato inizialmente da Marco Manzi, per poi passare sotto la guida di Schopfer circa quattro anni fa. «Jokin è per me un cavallo davvero importante. Tre anni fa, quando abbiamo vinto il titolo Nrha World, ha avuto una stagione agonistica molto impegnativa. Quindi, dopo un periodo di riposo, ora lo sto portando soltanto alle gare regionali per tornare a marcare dei buoni punteggi, come lui sa fare», ha raccontato l’esperto cavaliere internazionale. «La prima volta che ho partecipato a una “over 50” avevo un cavallo di 22 anni! Adesso, almeno il cavallo, è un po’ più giovane!». Schopfer vive a Ivrea ed esercita la sua professione a Cigliano.
Un altro goal per il team di Matteo Vedovato arriva con il titolodi Over 50 Non Pro Champion per Carlo Lovisetto, autore di un buon 140.5 in sella al suo castrone MTK Boop, (classe 2007, figlio di Mr Tori Kid e di Planet Boop, da Planet Hollywood). Il binomio si allena infatti sotto la guida di Matteo. Questo castrone venne acquistato presso la scuderia di Renzo Canciani, e si è rivelato un cavallo molto particolare. Sensibile, timoroso e difficile nella gestione quotidiana, si trasforma in una fredda macchina da reining una volta entrato in campo gara. Un soggetto di grande talento, stoppatore deciso ma complicato e “non per tutti”; ha però trovato un feeling speciale con il suo proprietario e cavaliere, un imprenditore agricolo produttore di fieno e mangimi, oltre che appassionato allevatore di cavalli.
«Boop è molto importante per me», dice Carlo, «per il terzo anno consecutivo mi ha portato fino alle finali del Campionato italiano e siamo sempre andati a podio: quest’anno poi è stata davvero un’avventura eccezionale e inaspettata, conclusasi addirittura con il titolo di Champion! Devo ringraziare il mio team, soprattutto Matteo Vedovato e Alberto L’Abbate, che mi supportano sempre. Da solo non ce l’avrei mai fatta. I non pro come me spesso non hanno nè il tempo nè le competenze per portare i cavalli a gareggiare a questi livelli, abbiamo bisogno di una guida tecnica. E quando questa funziona, i risultati si vedono!
Per le “Signore del reining” in prima posizione abbiamo Verena Rigott, ventisettenne di Appiano, vicino a Bolzano. Poco più di tre anni nel reining per la neo-Campionessa Ladies Year-End, che ha acchiappato il titolo con un bel 142.5 sul suo castrone baio Lonesome Saturday, figlio di Saturdaynight Custom e Lonesome Sally Lena e allevato da Ambrosini QH. «Ho comprato “Sabo” quando ho iniziato con questa disciplina; sono stata seguita prima da Massimo Seppi, Cody Sapergia e Tomas Martinek, e poi mi sono spostata nella scuderia di Maurizio Ferrarol in Trentino, sotto la guida di Max Ruggeri per poi tornare quest’anno presso Tomas». Verena ha già guadagnato titoli importanti in questa sua breve carriera, anche negli Special Events: nel 2016, Irha Maturity Level 1 Champion; nel 2017 Irha/Nrha Derby Level 1 Reserve Champion, finalista nel Nrha German Breeders Futurity ai livelli 3, 2 e 1 ed EuroDerby Reserve Champion Level 1. Del suo compagno di gara dice: “Onesto e stabile. I suoi progressi sono stati costanti, ed è migliorato gara dopo gara: ora è un vero “consistent horse”». Quanto al Campionato Italiano, Verena e Lonesome Satrurday sono Champions già tre volte: Rookie nel 2016, Novice Horse nel 2017 e quest’anno Ladies. Purtroppo la brava amazzone non ha avuto una settimana facile: «Ho perso un amico, il mio cavallo a casa: e venerdì avevo il primo go del Futurity 3-yr-old che con questo peso non è andato bene… Fortunatamente c’è sempre Sabo che mi salva!».
La serata di mercoledì ha visto scendere poi in campo gli intermediate e limited non pro. Tra i primi si fa largo l’amazzone toscana Maddalena Esti, dopo di un vivace run-off con l’avversaria Roberta Gianformaggio, tre volte Champion nel 2017, con cui era a parimerito al termine della categoria (score144). Nel run di spareggio, la Esti ha segnato 143.5, mentre la sua avversaria non è andata oltre un 139.5. La ventenne originaria di Firenze che lavora come buyer per un negozio di abbigliamento, monta presso il 23 Quarter Horses in Piemonte e va a cavallo da quando è una bimba, poiché suo padre ha sempre avuto una passione per questi animali. Nel reining dal 2011, i suoi trainers sono stati Ahmad DelJoyee Sabeti, Giovanni ‘Dido’ Masi, Francesco Barbagli, Nicola Sergio, Alessandra Ouellet e Guglielmo Fontana. Maddalena ha montato nella Finale di Campionato Rambo Bo Sun, classe 2007, figlio di Bars Jacson Bo e Be Each Sabra, allevato in Piemonte da Franco Rosso presso la Peschiera Quarter Horses e addestrato da Francesco Martinotti. La Esti lo monta da tre anni: «Èun bravo cavallo, molto portato per spin e stop che sono il suo forte. Il binomio si è qualificato gareggiando nel circuito Lombardia Reining: «È stato per me un percorso molto importante, ma diciamo che è stata anche una scommessa: mi ero messa in testa che dovevamo andare bene per forza! Ci sono state delle piccole difficoltà, talvolta dettate da incomprensione fra me e Rambo. Ma alla fine, tutto sommato, è stato un anno ricco di soddisfazioni!».
È invece Tommaso Fedeli insieme a Lil Plain Mercedes, detto “Nero”, il 2018 Fise-Irha Limited Non Pro Champion: 20 anni, di Ravenna, Tommaso si è qualificato nel circuito dell’Emilia Romagna. Monta da 8 anni, sette dei quali in reining, e da due al Pollarini QH seguito da Pierluigi Fabbri, Daniele Sapigni e Marco Tartaglini, mentre alla specialità lo aveva iniziato Francesca Manara. Fedeli, che gestisce insieme al padre e allo zio l’attività di famiglia, ha già al suo attivo ottime prestazioni come quella che lo portò lo scorso anno, proprio insieme a Nero, al terzo posto del Futurity austriaco 4-yr-olds limited open, in finale per tutti e quattro i livelli all’Irha-Nrha Futurity 4 anni, e poi in quinta posizione al Derby Irha-Nrha 2018 level 2 e 1. Il compagno di Tommaso nell’avventura del Campionato italiano si chiama Lil Plain Mercedes detto Nero: è nato in Montana ed è stato importato da Piero Pollarini. Figlio di Cromed Out Mercedes e Little Plain Pep, ha accumulato $8,894 di vincite Nrha, e prima dei risultati ottenuti con Tommaso, montato da Alessandro Pollarini, è stato finalista al Futurity austriaco 2016, terzo nel 2016 Irha-Nrha Futurity level 3 e 2 Non Pro e poi Irha-Nrha Futurity 4-yr-olds level 2 Non Pro Reserve Champion.«È un cavallo è un cavallo completo e solido, che grazie al suo ottimo carattere ti permette di esibirlo sempre con grande fiducia», spiega il giovane cavaliere, che conclude: «dal punto di vista agonistico è stata un stagione ricca di soddisfazioni sia a livello regionale che degli show nazionali».
Ultima gara della giornata di ieri è stata quella per decidere il nuovo Novice Riders Champion Fise-Irha: che è risultato essere Domenico Gianniti, 50 anni, di Frassinello Monferrato. La vittoria è arrivata anche in questo caso a seguito di un run-off. Questo imprenditore piemontese, che va a cavallo da oltre trent’anni, dopo esperienze nel pole bending e nel barrel racing da tre anni si è appassionato al reining. I suoi preparatori tecnici sono stati Alex Tomè, Lorenzo De Simone e Stefano Cerutti. Domenico vanta nel proprio show record la vittoria con il Piemonte nel Campionato Italiano Irha a squadre 2018 e il titolo di Champion nel Campionato Regionale Apcr, divisione Novice Rider. Il suo cavallo, Sailor Boom, del 2008, è una femmina figlia di Frozen Sailor per Make A Boom, da Boomernic. È stata allevata da Christian Brunello, addestrata in principio da Ricky Nicolazzi e finita da Alex Tomè. Domenico la monta da un anno e ha avuto modo di apprezzare la sua abilità nei cerchi e negli spin, che sono il suo fiore all’occhiello. «Il campionato è andato molto bene», dice. «Sono davvero soddisfatto di questa cavalla, che ha dimostrato di avere un grande cuore, e tanta costanza. Ci siamo qualificati sia nella Novice Rider sia nella Intermediate Non Pro, e questo per noi è stato davvero un risultato notevole».
(Nella foto © Andrea Bonaga/Futurity 2018: Matteo Vedovato in sella a Top Chic SG)
Europei Giovanili: Matteo Manuel Bonzano è medaglia d'argento Young rider
E quattro. È arrivata la quarta medaglia per gli azzurrini del Reining ai Campionati Europei della disciplina, che si sono chiusi a Lione in Francia. A conquistarla nell’ultima gara di oggi, sabato 3 novembre, la finale individuale riservata agli Young Rider è stato il diciassettenne milanese di nascita (compirà 18 anni il prossimo 9 novembre) e piemontese di residenza sportiva (Performance Horses Asd), Matteo Manuel Bonzano.
L’Under 21 azzurro in sella a High Point Reiner (owner: 23 Quarter Horses Az. Agricola SS), ha messo al collo la medaglia d’argento individuale con un punteggio di 219. Belgio al primo e terzo posto rispettivamente con Nimroid Vannietvelt su What a Wawe, medaglia d’oro (221) e Gilles Huyghe su Exxcaliber (218 ½), medaglia di bronzo.
C’è un altro azzurro nella Top Ten della classifica individuale Young rider. Si tratta di Enrico Sciulli, sesto con uno score di 214, su Snip Gotta Bud (owner: Enrico Sciulli). Seguono Simone Ceruti, dodicesimo con 211 ½, su Great Quintana (owner: Tone Corneliusson) e Maximilian Dejori, quattordicesimo con uno score di 208, su Majestic Okie (owner: Katharina Dejori).
Con l’argento di Bonzano raggiunge quota quattro, come accennato, il bottino di medaglie degli azzurrini ai Campionati Europei di Reining, dopo l’argento e il bronzo a squadre conquistati rispettivamente dai Team azzurri Junior e Young rider e dopo l’argento individuale conquistato questa mattina dalla Junior Francesca Ferrarol.
(Nelle foto © Dead or Alive: sopra: Matteo Manuel Bonzano in azione; sotto il podio individuale Young Rider)
Europei Giovanili: la Junior Francesca Ferrarol è medaglia d'argento
La giovane trentina conquista il secondo gradino del podio individuale, dopo l’argento a squadre vinto ieri con il Team Italia
Arriva un’altra luccicante medaglia per il reining giovanile azzurro impegnato nei Campionati Europei di categoria a Lione in Francia.
Dopo l’argento Junior e il bronzo a squadre conquistato dagli Young Rider nella giornata di ieri, infatti, è stata Francesca Ferrarol a mettere al collo una medaglia d’argento individuale, oggi, sabato 3 novembre nella finale riservata agli Under 18.
La giovane amazzone di Trento, già ieri medaglia d’argento a squadre con il Team Italia, è la nuova vice campionessa Junior individuale della disciplina.
In sella a Tarisnap (owner. Maurizio Ferrarol). La quindicenne tesserata per la Scuderia Quarter Horses Asd ha totalizzato lo score di 217 ½.
La medaglia d’oro è andata alla tedesca Georgia Wilk in sella ad Arc Captain (219 ½), mentre bronzo per la connazionale Celine Beisel su Gunner Be Good (214,00).
Buone prova degli altri azzurri in campo. Tre di loro, Ferrarol a parte, sono riusciti a centrare l’obiettivo di arrivare nella top ten della classifica finale.
Ai piedi del podio, al quarto posto, c’è Giada Longo (212) su Peseta Too Jac (owner: Giada Longo); mentre in quinta e sesta posizione si sono piazzati rispettivamente Martina Baldelli (211) su Spark Rooster (owner: Simone Mordiboni) e Flaminia D'Orazi (210 ½) su Play Whis (owner: Flaminia D’Orazi). Purtroppo è arrivata l’eliminazione per Filippo Milani su Frozen Paprika (owner. Alessandro Milani) e Vittorio De Iulio su Rs Phantom Olena (owner. Fabio Di Iulio).
Con quella conquistata da Ferrarol, arriva a tre il bottino delle medaglie conquistate dagli azzurrini ai Campionati Europei di categoria di Lione (argento a squadre e individuale Junior e bronzo a squadre Young Ruder), ma giochi sono ancora aperti, perché nel pomeriggio di oggi in arena dovranno entrare gli Young rider azzurri, per disputare la finale individuale.
(Nelle foto © Dead or Alive: Sopra: Francesca Ferrarol in azione su Tarisnap; sotto: il podio individule Junior)
Europei giovanili: Italia d'argento e di bronzo a Lione
Le nazionali Junior e Young riders conquistano secondo e terzo gradino del podio nei Campionati continentali di categoria. Dieci azzurrini disputeranno le finali individuali di domani
È di un argento e un bronzo il bottino di medaglie conquistate dalle nazionali Junior e Young rider di Reining impegnate oggi, venerdì 2 novembre, nei Campionati Europei giovanili di Lione in Francia.
La squadra Junior composta da Vittorio De Iulio (212 ½) su Rs Phantom Olena (owner. Fabio Di Iulio), Francesca Ferrarol (214,00) su Tarisnap (owner. Maurizio Ferrarol), Filippo Milani (210,00) su Frozen Paprika (owner. Alessandro Milani) e Martina Baldelli (206) su Spark Rooster (owner. Simone Morbidoni) ha messo al collo la medaglia d’argento.
Il Team – vicecampione europeo - agli ordini del tecnico e capo equipe Alessandro Meconi ha concluso la gara con uno score totale di 842 ½. Sul primo gradino del podio la Germania (855,00), terza la Spagna (823 ½). Sei in tutto i team in campo.
I quattro azzurrini hanno già ottenuto la qualifica per la finale individuale di domani, insieme agli altri due reiner italiani che hanno gareggiato a titolo individuale e che sono entrati, anche loro, tra i top 20 che prenderanno parte al secondo Go: Flaminia D'Orazi (210) su Play Whis (owner: Flaminia D’Orazi) e Giada Longo (210 ½) su Peseta Too Jac (owner: Giada Longo).
Dopo la splendida prestazione degli Under 18, anche l’Italia Under 21 è salita sul podio continentale giovanile, conquistando una meritata medaglia di bronzo. Il team Young Rider, sempre agli ordini di Alessandro Meconi e formato da Matteo Manuel Bonzano (214) su High Point Reiner (owner: 23 Quarter Horses Az. Agricola SS), Gabriele Landi (0) su Santana Snap (owner: Massimo Magni), Pierfrancesco Moroni (203 ½) su Rooster For Money (owner: Renzo Santarelli) ed Enrico Sciulli (217 ½) su Snip Gotta Bud (owner: Enrico Sciulli), ha concluso la gara con uno score totale di 635,00. La vittoria è andata al Belgio (857), mentre medaglia d’argento per la Germania. Cnique le squadre in campo in questa occasione.
A titolo individuale nell’arena di Lione sono scesi: Simone Ceruti (211) su Great Quintana (owner : Tone Corneliusson) e Maximilian Dejori (206) su Majestic Okie (owner: Katharina Dejori). Sciulli, Bonzano, Ceruti e Dejori hanno ottenuto il pass per il secondo Go di domani e disputeranno la finale individuale Young Rider.
(Nelle foto © Dead or Alive: Sopra, Italia Junior sul podio di Lione insieme al tecnico Alessandro Meconi e alla Psicologa dello sport Elena Giulia Montorsi; sotto: il podio Young Rider)
Europei Giovanili: azzurrini a caccia di titoli a Lione
Prenderanno parte al Campionato continentale di Reining
Palcoscenico delle grandi occasioni per i Campionati Europei di Reining giovanili edizione 2018. L’appuntamento continentale che vedrà i giovani azzurri schierati a combattere per un titolo Europeo si svolgerà, infatti venerdì 2 e sabato 3 novembre nell’ambito di Equità Lion, la fiera internazionale del cavallo che ha preso il via oggi, mercoledì 31 ottobre in Francia.
L’Italia agli ordini del tecnico e capo equipe Alessandro Meconi schiera ben dodici binomi: 6 Junior e 6 Young riders, che difenderanno i titoli conquistati nel 2017 e che proveranno a guadagnare la vetta delle classifiche continentali. Primo go per gli azzurrini nella giornata di venerdì (Junior alle ore 9; Young Rider alle 15.30), poi sabato le finali (Junior alle ore 11.30; Young rider alle 16.00). Ecco i binomi in campo nel fine settimana:
JUNIOR
Martina Baldelli su Spark Rooster
Vittorio De Iulio su Rs Phantom Olena
Flaminia D'Orazi su Play Whis
Francesca Ferrarol su Tarisnap
Giada Longo su Peseta Too Jac
Filippo Milani su Frozen Paprika
YOUNG RIDER
Matteo Manuel Bonzano su High Point Reiner
Simone Ceruti su Great Quintana
Maximilian Dejori su Majestic Okie
Pierfrancesco Moroni su Rooster For Money
Gabriele Landi su Santana Snap
Enrico Sciulli su Snip Gotta Bud
(Nella foto © Bonaga: Enrico Sciulli su Snip Gotta Bud)
Europei giovanili: gli azzurrini convocati per Lione
L’evento continentale è in programma in Francia il 2 e 3 novembre
La Federazione Italiana Sport Equestri ha inoltrato le convocazioni per le due squadre, Junior e Young Riders, con i nomi della short list per i prossimi Campionati Europei di Reining di categoria di Lione (Francia) il 2 e 3 novembre.
Ecco chi sono i convocati:
JUNIOR
Martina Baldelli su Spark Rooster
Vittorio De Iulio su Rs Phantom Olena
Flaminia D'Orazi su Play Whis
Francesca Ferrarol su Tarisnap
Giada Longo su Peseta Too Jac
Filippo Milani su Frozen Paprika
YOUNG RIDER
Matteo Manuel Bonzano su High Point Reiner
Simone Ceruti su Great Quintana
Maximilian Dejori su Majestic Okie
Pierfrancesco Moroni su Rooster For Money
Gabriele Landi su Santana Snap
Enrico Sciulli su Snip Gotta Bud
(Nella foto © Bonaga: Enrico Sciulli su Snip Gotta Bud)