Articoli
Pubblicata la Circolare interministeriale trasporto cavalli per finalità sportive e ludiche
Ecco le precisazioni che riguardano le associazioni e le società sportive non lucrative
I Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno appena pubblicato la circolare interministeriale contenente le precisazioni relative alle attività sportive e ludiche.
Le modifiche alla prima circolare del 15 ottobre scorso sono state sollecitate da FISE, Fitetrec-Ante, Enti di promozione sportiva e sono state discusse e condivise con i Ministeri interessati nei diversi incontri, ai quali ha preso parte anche l’Anite (associazione di categoria degli autotrasportatori di equidi).
Divulghiamo intanto qui il testo integrale del documento.
Il defibrillatore serve a salvare vite umane…
Oggi vi raccontiamo una storia a lieto fine
Quella a corredo di questo pezzo è una foto che ha un grande significato per tutto lo staff della Federazione Italiana Sport Equestri e, ne siamo certi, anche per Emanuele Accarpio e Marco Bergomi. Non abbiamo reso pubblica questa notizia prima d’ora nel rispetto del diretto interessato. Oggi, con il suo consenso, possiamo raccontarvi questa storia, perché è una di quelle che si è conclusa a lieto fine e soprattutto perché in realtà ha più di un significato importante.
Poco prima di partire per Verona, il 24 ottobre scorso, lo staff federale è stato investito da una notizia tremenda. Era pomeriggio, quasi alla fine di una giornata frenetica come tante altre. C’era ormai poca gente al terzo piano di Viale Tiziano. A un certo punto Anna Baroni, anima del Dipartimento dressage e paradressage, chiede aiuto… Emanuele Accarpio, il collega che si occupa di amministrazione in Federazione è svenuto ed è privo di sensi.
La sorte ha voluto che in ufficio si erano trattenuti Marco Bergomi assistente capo della Polizia di Stato e referente dell’attività sportiva del salto ostacoli e il Direttore sportivo delle discipline olimpiche Francesco Girardi che, assistiti da alcuni colleghi intenti a ultimare le ultime pratiche della giornata, sono subito intervenuti.
Verificata l’assenza di respirazione e di battito cardiaco Marco Bergomi ha subito praticato il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale.
Nel frattempo gli altri colleghi – dopo aver chiamato il 118 - si sono precipitati alla teca dove è conservato il defibrillatore. Ad utilizzarlo è stata Giorgia Valente del Dipartimento pony (abilitata da corso Croce Rossa-Asi), alternandosi con Marco Bergomi che ha continuato a praticare il massaggio cardiaco. Il cuore di Emanuele ha ripreso a battere. Poco dopo, con l’arrivo dei sanitari, il nostro collega è stato trasportato in ambulanza nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli di Roma. Oggi – dopo poco più di un mese di cure e meritato riposo – Emanuele è tornato in ufficio accolto dall’abbraccio dei colleghi.
Questa storia ha un duplice significato. Il primo, il più importante, è naturalmente che Emanuele è guarito ed è ritornato al suo posto in Federazione. Il secondo ci porta, invece, a soffermarci sull’importanza – alle volte determinante – della presenza del defibrillatore negli uffici, nelle sedi delle associazioni e comunque nei luoghi pubblici. Se non ci fosse stato quel piccolo apparecchio e non ci fossero stati colleghi, muniti senz’altro di un grande sangue freddo e così pronti a intervenire, oggi non saremmo qui a raccontare questa storia, che per fortuna è una di quelle a lieto fine. Bentornato Emanuele! E soprattutto un appello a tutti… teniamo il defibrillatore sempre a portata di mano e frequentiamo i corsi che abilitano al suo utilizzo. È davvero importante, perché serve a salvare vite umane!
Nota: Ai sensi di legge la Federazione non è obbligata a tenere un defibrillatore presso i propri uffici, ma Emd112 in virtù dell’accordo di supporter della FISE ne aveva donato uno, che è sempre stato a disposizione nella sede di Viale Tiziano. Se si è riusciti a salvare una vita umana, una parte del merito è certamente anche di Emd112. Per questo la Federazione intende rivolgere un sentito ringraziamento all’azienda che ormai da tempo sposa le iniziative federali, a Marco Bergomi, Francesco Girardi, Giorgia Valente e tutti i colleghi protagonisti di questa storia.
(Nella foto: Emanuele Accarpio e Marco Bergomi)
Dieci borse di studio per atleti olimpici e paralimpici di alto livello
Indette da Link Campus University. Scadenza bando i 15 dicembre
Imperdibile opportunità per gli atleti olimpici e paralimpici di alto livello. L'università degli Studi Link Campus University ha indetto, infatti, un bando di concorso per titoli ed esami per l’assegnazione di 10 borse di studio per l’anno accademico 2018 − 2019, a copertura totale o parziale della quota di partecipazione al Master di I livello in Diritto e Management dello Sport.
Le borse di studio sono riservate agli atleti olimpici o paralimpici di alto livello che, alla data di presentazione della domanda, siano in possesso di Laurea Triennale, Laurea Specialistica, Laurea Magistrale, Laurea Magistrale a Ciclo Unico, Vecchio Ordinamento o di un altro titolo equipollente.
Il termine ultimo per la presentazione della domanda, a pena di esclusione, è il 15 dicembre 2018.
È possibile consultare tutte le informazioni e il bando di concorso collegandosi a questo link
L'equitazione italiana rende omaggio a Federigo Caprilli
Celebrato con un importante convegno a Roma il 150° anniversario della nascita del padre dell'equitazione naturale
“Federigo Caprilli: sempre attuale?”, è il titolo del convegno-dibattito che si è tenuto presso la Biblioteca Militare Centrale, nella sede del Ministero della Difesa a Roma. L’appuntamento, che ricade nel 150° anniversario della nascita del Capitano Federigo Caprilli, ha approfondito, sotto molteplici aspetti, la figura del padre dell’equitazione naturale e la grandissima eredità che questo fondamentale personaggio dell’equitazione italiana ha lasciato a tutti gli sport equestri mondiali.
Nell’iniziativa – organizzata dal Centro Studi della Federazione Italiana Sport Equestri con il fondamentale contributo dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano e che si avvale del patrocinio di Regione Lazio e Roma Capitale – si sono susseguiti relatori di altissimo profilo. Cultura, storia, scienza e, naturalmente, sport sono stati gli argomenti che hanno permesso di portare alla luce la grande figura di Federigo Caprilli.
Un apparente e sottile fil rouge unisce Caprilli a Charles Robert Darwin. Figli entrambi della propria epoca hanno, ognuno nel proprio ambito, aperto la strada all’osservazione della vita emozionale degli animali.
Se nel 1872 nel lavoro “L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali”, Darwin individua le emozioni (gioia, stupore, paura, disgusto, ira e lutto) presenti in tutte le culture umane ed in tutto il mondo animale; Federigo Caprilli, nel 1889 poco più che ventenne, individua negli occhi dei cavalli quell’espressione di disgusto prodotta da un modo di saltare totalmente innaturale.
Con l’abile moderazione del giornalista equestre Umberto Martuscelli, ad aprire i lavori è stato Marco Di Paola (Presidente FISE):«Sono onorato di poter promuovere questo momento di cultura, legato ad un uomo di grande importanza per il mondo equestre. L’equitazione non è soltanto uno sport, ma uno stile di vita; c’è, infatti, un rapporto con un altro atleta, ovvero il cavallo. Caprilli ci ha dato un messaggio incredibilmente lungimirante: ci ha, infatti, aiutato ad interpretare il rapporto con un atleta silenzioso come il cavallo, per permetterci di raggiungere dei primati sportivi. La FISE ha sicuramente a cuore le vittorie e le medaglie, ma ha altrettanto a cuore il messaggio di cultura e rispetto verso il cavallo. Il nostro compagno di vita e di sport».
A portare i saluti del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano è stato il Generale di Brigata Claudio Fazari, seguito dall’intervento del Col. Claudio Romano, comandante del Centro Militare d’Equitazione di Montelibretti seconda casa di Caprilli.
A seguire l’interessante intervento di Patrizia Carrano (amazzone amatoriale e autrice di romanzi sull’equitazione):«Federigo Caprilli è un personaggio vissuto in un’epoca di profondi mutamenti nel campo delle scienze, delle tecniche e del costume, che hanno influito profondamente nel suo modo di intendere la vita e l’equitazione. Caprilli, da uomo del suo tempo, ha assorbito – talvolta forse inconsapevolmente – le molte suggestioni che gli sono venute dal dibattito scientifico suscitato dalle tesi di Darwin e dalla passione per “il modernismo” che animava i circoli culturali presenti a Torino. È l’insieme di queste suggestioni che contribuisce a liberare il suo pensiero e il suo talento dalle rigidità accademiche».
Giovanni Battista Tomassini (Caporedattore della redazione cultura e spettacolo del TG3) ha poi analizzato il metodo caprilliano: «La rivoluzione tecnica ideata da Caprilli, con l’introduzione del suo “sistema di equitazione naturale”, rappresenta una netta cesura rispetto alla tradizione equestre precedente. Questo ha indotto i suoi epigoni a un generico rifiuto e un immotivato oblio della storia equestre. In realtà, l’innovazione del metodo caprilliano, riportando la scuola italiana d’equitazione all’attenzione del mondo, compie e chiude una parabola iniziata nel Rinascimento, con la pubblicazione in Italia dei primi trattati equestri e con il primato dei cavallerizzi italiani nelle corti europee. Dal punto di vista tecnico, prima di Caprilli non c’erano “i barbari”, ma un sofisticato patrimonio di sapere equestre, funzionale a tipologie differenti di cavalli e ai loro diversi impieghi».
Mario Gennero, professore e giudice internazionale di salto ostacoli, consigliere del Comitato Regionale FISE Piemonte e grande esperto di Federigo Caprillisi è soffermato poi sul primo concorso internazionale (Torino 1902).
“Torino ha in questi giorni il nobile, invidiato vanto di veder compiersi tra le sue mura un cimento internazionale come mai in niuna città si ebbe...”
«Con queste parole ha inizio il primo di una lunga serie di articoli dedicati dalla Gazzetta del Popolo del 7 giugno 1902 ad un avvenimento sportivo che segnò una pietra miliare nella storia dell'equitazione: il primo concorso Ippico Internazionale. Si rinnovava nella città Sabauda un altro evento equestre, il primo concorso ippico della storia dell'equitazione italiana organizzato nel 1884. Il concorso ippico internazionale di Torino del 1902 ebbe una risonanza europea, fu aperto agli ufficiali in servizio delle Armi a cavallo ed ai civili. A Torino, secondo la stampa, convennero tra spettatori, componenti della giuria, commissioni di rappresentanza e concorrenti circa 500 ufficiali. Il concorso determinò il successo e la validità del “sistema” di Caprilli che fu presente con tutti i suoi migliori allievi della Scuola di Pinerolo. Il Capitano stesso si aggiudicò la gara militare del “salto in estensione”. In un fuori programma Caprilli conquistò il record mondiale di “salto in elevazione” superando i 2 mt di altezza (per la precisione 2,08 mt)».
Importante l’intervento di Michele Panzera (Professore Ordinario di Etologia veterinaria e Benessere animale presso il Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università degli Studi di Messina): «Nel 1872 Charles Darwin pubblica il libro “Espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali”, consacrandosi – per le modalità di descrizione delle espressioni e degli atteggiamenti delle diverse emozioni animali – quale pioniere dell’etologia descrittiva e del disegno sperimentale etologico, in un momento storico delle scienze esatte nel quale ancora si era ben lungi dall’intravedere i correlati neuronali della fisiologia neurovegetativa. Nel 1889 il Caprilli, a 21 anni, con il suo cavallo di nome “Sfacciato”, definisce i capisaldi metodologici del suo sistema naturale di equitazione. A quel tempo gli scritti di Darwin non avevano ancora ottenuto alcun riscontro presso la comunità scientifica internazionale, anzi tutt’altro, ed il Caprilli – acuto osservatore del “disgusto” manifestato dai cavalli dopo molti salti effettuati secondo le regole dell’equitazione di maneggio di allora – con pionieristico intuito affermava che non bisognava asservire, ma assecondare l’equilibrio naturale del cavallo; non bisognava trattenere, ma liberare il bilanciere cefalo-rachidiano. Solo così il cavallo, maestro di relazioni empatiche, avrebbe servito con fiducia e rispetto le richieste del suo cavaliere».
A chiudere gli interventi scientifici è stato Gianluigi Giovagnoli, veterinario specializzato in sanità animale, perfezionato in Medicina dello sport del cavallo, dottore di ricerca, autore, docente presso le Università degli Studi di Perugia, Sassari e Milano e responsabile dell’ufficio veterinario della FISE. “Si dice che la visione di un salto di un cavallo scosso abbia ispirato Caprilli nel definire il Suo metodo. La scienza contemporanea ha poi confermato i vantaggi di tale tecnica, sia dal punto di vista biomeccanico, sia dal punto di vista neurofisiologico, dello schema motorio del salto e sia da quello clinico e di longevità sportiva del cavallo. In questo senso lo stile introdotto da Caprilli è stato tanto innovativo nell’equitazione sportiva moderna, tanto quanto lo è stato lo stile di Richard Douglas "Dick" Fosbury, il famoso “Fosbury Flop”, reso famoso nell’atletica leggera del salto in alto durante le olimpiadi di Città del Messico del 1968, solo un centinaio di anni dopo Federigo Caprilli!”Durante il convegno sono state illustrate le basi scientifiche che dimostrano quanto precocemente intuito dal nostro genio dell’equitazione.
Grande interesse per la seconda fase del convegno che ha visto poi un moderatore d’eccezione: la doppia medaglia d’oro olimpica nella disciplina del completo a Tokyo 1964 Mauro Checcoli. L’ex presidente FISE e dell’Accademia Nazionale Federigo Caprilli si è soffermato sugli importantissimi valori lasciati in eredità dal capitano dell’Esercito Italiano a tutto il mondo dell’equitazione. Checcoli si è avvalso della straordinaria testimonianza di cavalieri italiani di primissimo livello comel’aviere capo Luca Marziani e Filippo Moyersoen, per il salto ostacoli, il sergente Emiliano Portale e l’appuntato scelto Stefano Brecciaroli per il completo ed il tecnico e cavaliere internazionale Ten. Col. Andrea Mezzaroba.
Ricordare Caprilli, quindi, significa richiamare l’attenzione non solo sul suo pensiero, o forse sarebbe più esatto dire sulla sua filosofia equestre, ma anche sull’epoca storica che lo vide protagonista. Ripensando alla sua vita, oltre che al suo sistema, appare evidente come l’equitazione sia parte integrante della cultura di un’epoca; come la condizioni e come da essa sia, a sua volta, condizionata. Caprilli, opera una rivoluzione sia dal punto di vista delle tecniche equestri che nel modo di percepire l’animale cavallo. Questo capovolgimento d’ottica lo rende un anticipatore della sensibilità attuale e degli apporti del pensiero scientifico moderno.
È scomparso Adolfo Paul Gross. Il cordoglio della FISE
Era uno dei personaggi che ha scritto la storia della Federazione Italiana Sport Equestri
A pochi giorni dalla scomparsa dell’ex Consigliere federale Federico Forcelloni, un altro lutto colpisce oggi, sabato 24 novembre, il mondo degli sport equestri italiani. Questa notte, infatti, ci ha lasciati all’età di 85 anni Adolfo Paul Gross.
Nato a Viareggio il 28 settembre del 1933 Adolfo Paul Gross è stato uno dei testimoni della storia della Federazione. Personaggio molto noto, dunque, nel mondo dell’equitazione italiana, padre dell’ex presidente federale Andrea, Paul Gross, era un grandissimo appassionato di attacchi ed è stato per diversi anni alla guida del Comitato Toscano, ricoprendo anche il ruolo di Presidente della Consulta Nazionale degli sport equestri: nella sua lunga carriera di dirigente non ha mai lasciato il suo amato mondo dell’equitazione.
Il presidente federale Marco Di Paola, il consiglio federale, lo staff della Federazione Italiana Sport Equestri porgono le più sentite condoglianze alla famiglia Paul Gross in questo momento di grande dolore.
I funerali si terranno domani alle ore 15.00 presso la chiesa di Santa Rita di Viareggio (Via dei Lecci, 95).
"Natale con la Fise", ecco le date degli appuntamenti
Dal 5 dicembre ha inizio il percorso di solidarietà a cui tutti possono contribuire
"Natale con la Fise", come già annunciato, porterà anche quest’anno, dopo la positiva esperienza del 2017, la magia del Natale all’interno di strutture ospedaliere sul territorio nazionale, dove i nostri atleti, insieme alla mascotte Tony il Pony, faranno omaggio di doni ai piccoli pazienti ricoverati.
Questo il calendario delle visite previste:
Milano – 5 dicembre
ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda. Saranno Nicolò Trotta – Endurance; Ester Soldi – Dressage; Francesca Arioldi – Salto Ostacoli; Ignazio Uboldi – Salto Ostacoli; Federico Ciriesi – Salto Ostacoli, che già si sono impegnati in questa mission lo scorso anno, a cui si aggiungeranno Maddalena Arena – Salto Ostacoli; Tommaso Gerardi – Salto Ostacoli; Francesco Lapeyre – Salto Ostacoli.
Reggio Calabria - 17 dicembre
Grande Ospedale Metropolitano Bianchi Melacrino Morelli. Sarà il Team atleti del Comitato Regionale Fise Calabria a consegnare i doni ai piccoli pazienti.
Roma - 20 dicembre
Policlinico Universitario Agostino Gemelli. Come avvenuto nel 2017 saranno coinvolti Leonardo Fraticelli – Completo; Francesca Salvadè – Paradressage, Elisa Ottobre – Salto Ostacoli, a cui si è aggiunta Bianca Gresele – Salto Ostacoli.
Ancona - 21 dicembre
Ospedale Salesi. Carolina Asli Tavassoli e Costanza Laliscia - entrambe Endurance.
Ricordiamo che, grazie alla cooperazione dei Comitati Regionali coinvolti, chiunque lo desideri può inviare i regalini destinati ai pazienti dei reparti di Pediatria presso le sedi sotto indicate. È importante che i doni giungano ai centri di raccolta senza incarti: questo per permettere una migliore distribuzione degli oggetti in base all’età dei bambini che li riceveranno.
Questi i recapiti e le scadenze, per chi desiderasse far giungere il proprio pensiero di solidarietà, cui è possibile consegnare i doni:
Comitato Regionale Fise Lombardia: Via Piranesi 46 – 20137 Milano, entro il 3 dicembre
Comitato Regionale Fise Calabria: Via Aspromonte, 31 - 89128 Reggio Calabria, entro il 14 dicembre.
Federazione Italiana Sport Equestri: Viale Tiziano 74, 00196 Roma, entro il 18 dicembre.
Comitato Regionale Fise Marche: Via Orsi, 2 - 60123 Ancona, entro il 19 dicembre.
L’anno scorso le offerte sono state più di 1000 grazie alla generosità dei nostri tesserati… Ci aspettiamo di migliorare e superare questo risultato grazie all’entusiasmo che si scatenerà verso l’iniziativa, sempre con il cuore oltre l’ostacolo!
per info mail to: marketing@fise.it
Trasporti: proficuo incontro con i Ministeri
Si è svolto oggi alla presenza di Fise, FitetrecAnte, Asi e Anite
La FISE, la FitetrecAnte, con l’ASI in rappresentanza degli EPS e l’ANITE, hanno preso parte oggi, giovedì 22 novembre, all’incontro con i rappresentanti dei Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito alla circolare relativa al trasporto dei cavalli.
La Fise esprime soddisfazione per lo svolgimento dei lavori odierni, durante i quali è stato possibile far comprendere ai Ministeri le esigenze di tutti gli enti coinvolti.
Nonostante la circolare resti al momento vigente, i rappresentanti del Governo si sono resi disponibili a proporre in tempi brevi un’integrazione che tenga conto della realtà e delle esigenze degli enti sportivi affiliati alle Federazioni e agli EPS riconducibili al
CONI.
Da sottolineare il costruttivo rapporto intrapreso dalle Federazioni con Anite per una futura collaborazione
(Nella foto da sx: Emilio Minunzio, Catia Brozzi, Marco Di Paola e Alessandro Silvestri)
Equitazione e mal di schiena
La Federazione Italiana Sport Equestri, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, il medico federale dott. Filippo Quattrini ed il fisioterapista dei Team FISE dott. Mario Ferrante, promuove uno studio epidemiologico per valutare la prevalenza del mal di schiena tra i cavalieri italiani.
Tutti i cavalieri maggiorenni sono invitati a partecipare rispondendo al questionario anonimo raggiungibile da questo link.
foto © CTxFISE/Stefano Grasso
Bilancio positivo per l’Assemblea Generale della FEI 2018 a Manama, in Bahrain
Risalto per il nostro Paese con l’assegnazione di importanti eventi internazionali e non solo
Si è conclusa martedì 20 novembre l’Assemblea Generale della FEI che ha visto riunite tutte le federazioni equestri del mondo a Manama in Bahrain. A far parte della delegazione italiana che ha partecipato ai lavori erano presenti il Segretario Generale Simone Perillo e Andrea White, Chef de Mission – International Relations Dipartimento Dressage – Paradressage – WEG - Olimpiadi.
Moltissimi i temi affrontati al tavolo di lavoro, tra cui sono scaturite alcune importanti decisioni, quali la modifica dello Statuto della FEI che ha permesso l’integrazione della Federazione Europea (EEF) all’interno dell’organizzazione FEI: il Presidente EEF Theo Plogemakers, olandese, ed il Vice Presidente della EEF Armagan Ozgorkey, turco, diventano di diritto membri del board della FEI.
Le modifiche regolamentari delle Discipline Sportive sono state approvate e saranno pubblicate a breve sul sito FEI e divulgate in Italia dai singoli dipartimenti.
Vista l’istituzione di un nuovo comitato tecnico per la disciplina dell’Endurance, l’Assemblea ha votato per il mantenimento del Regolamento 2018 anche per il 2019 per consentire una più approfondita revisione dei regolamenti.
Sono stati inoltre definiti i regolamenti per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, che dovranno essere approvati dal Comitato Olimpico Internazionale. Per i Giochi Paralimpici il format resterà identico a quello adottato per le Paralimpiadi di Rio 2016.
Per quanto riguarda l’invitation system della disciplina Salto Ostacoli la FEI proseguirà un periodo di sperimentazione e sviluppo nel corso del 2019 con l’obiettivo di ampliare la partecipazione ai concorsi anche per i cavalieri in posizioni più basse della Ranking List FEI.
In occasione dell’Assemblea è stato presentato un report della FEI Integrity Unit sulle cause e responsabilità della cancellazione della gara di Endurance durante i World Equestrian Games, a cui seguiranno provvedimenti disciplinari.
Sempre in relazione ai World Equestrian Games, la FEI ha confermato la possibilità di campionati mondiali 2022 in località geografiche diverse. A questo proposito la fase di presentazione di candidature verrà aperta a breve per concludersi a novembre 2019 in occasione della prossima Assemblea Generale FEI che si terrà a Mosca.
Di maggior rilievo per l’Italia si segnala l’assegnazione dei Campionati Europei Dressage U25, Young Riders, Juniores, Children 2019 a San Giovanni a Marignano (RN) in data 24-28 luglio.
L’assegnazione di una tappa di Coppa delle Nazioni di Concorso Completo ai Pratoni del Vivaro durante il Concorso Internazionale previsto 5-9 giugno 2019, che potrebbe addirittura svolgersi adottando il format olimpico.
L’approvazione della proposta italiana di istituire una Coppa delle Nazioni per i cavalieri Junior e Young Rider di Concorso Completo. Un gruppo di lavoro FEI-EEF definirà regolamento e calendario da testare nel 2019.
Infine grande soddisfazione per la delegazione italiana per due importanti riconoscimenti. Il primo è arrivato per aver bloccato il diffondersi della anemia infettiva equina come riconosciuto dal responsabile del Dipartimento Veterinario della FEI Dott. Goran Akerstrom, che continua, purtroppo a colpire la Romania.
Il secondo con l’emozionante il video che ha rievocato i Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires che si sono svolti ad ottobre, che hanno visto il nostro Giacomo Casadei vincere la medaglia d’oro. All’Italia sono giunti i complimenti del Presidente della FEI Ingmar De Vos.
Nuova opportunità per riqualificazione, adeguamento e messa in sicurezza degli impianti sportivi
Anche per l’anno 2018 la FISE segnala il Bando “Sport e periferie - Interventi per l’impiantistica sportiva”
Si riapre per gli enti Affiliati la possibilità di realizzare, rigenerare o completare gli impianti sportivi situati in aree svantaggiate e zone periferiche urbane grazie a 10 milioni di euro previsti dal bando “Sport e Periferie”.
Le richieste per la riqualificazione, la realizzazione e il completamento delle strutture andranno spedite tramite posta all’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri entro le ore 12.00 del 17 dicembre 2018. Dovranno essere finalizzate:
- alla realizzazione e alla rigenerazione di impianti sportivi finalizzati all'attività agonistica, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane;
- alla diffusione di attrezzature sportive con l'obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti;
- al completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti da destinare all'attività agonistica nazionale e internazionale.
Tutti i dettagli sulla formulazione della domanda disponibili a questo link