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CI HA LASCIATO ROBERTA VARUZZA

di Umberto Martuscelli per Fiseveneto.com

2020.10.06 – Durante tutto il corso degli anni Settanta i fratelli Roberta e Marco Varuzza erano la risposta veneta (o meglio, triveneta, perché in realtà friulani) alla coppia di fratelli lombardi Antonella e Franco Marazzini. Sembravano la riproposizione gli uni degli altri. Più grandi Roberta e Antonella di Marco e Franco, tutti bellissimi: schiere di adolescenti di sesso maschile si sono innamorate di Roberta e Antonella, altrettanto quelle di sesso femminile di Marco e Franco. Famiglie facoltose, cavalli importanti e in gran numero, e dal momento che tutti e quattro montavano molto bene i risultati arrivavano con facilità. I Varuzza e i Marazzini: quasi un simbolo per il salto ostacoli giovanile delle due regioni, il Triveneto e la Lombardia.

Roberta era nata il 24 maggio del 1957. La sua carriera agonistica è stata tutto sommato breve, essendosi sviluppata e conclusa nell’arco di un decennio, ma ricca di successi. Il fulcro della sua vita di amazzone è stato Pordenone, in particolare il Centro Equestre Pordenonese ai tempi in cui Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia rappresentavano una unica regione nell’amministrazione dello sport equestre e dunque un unico comitato regionale Fise. Il primo istruttore importante per Roberta (e naturalmente anche per il fratello Marco, più giovane essendo nato nel 1960) è stato Antonio Corpaci, il quale lavorerà a Pordenone tra il 1970 e il 1975, poi sostituito da Anton Schweigl. Roberta comincia ad affrontare i primi concorsi nel 1971 fino ad arrivare alla medaglia d’oro nel Campionato d’Italia juniores di salto ostacoli nel 1974 in sella a Orly II; in seguito viene selezionata per il Campionato d’Europa juniores di Dornbirn, dove sempre in sella a Orly II si classifica al 12° posto della classifica individuale e al 6° di quella a squadre (con anche Milena Ambrosetti, Guido Dominici, Giuliano Cantore e Antonella Marazzini). Dopo Orly altri cavalli importanti per Roberta sono stati Alarich VIII, Fitz William, Jona e soprattutto la grigia Larissa con la quale costituisce un binomio di grandissimo successo. Ma proprio la drammatica e prematura morte di Larissa alla fine degli anni Settanta mette fine alla carriera agonistica di Roberta, gravata anche dagli impegni professionali nel frattempo assunti nell’azienda di famiglia. Roberta Varuzza si è poi allontanata dal mondo dello sport equestre, pur continuando a seguire le vicende sportive del fratello Marco e poi del nipote Tommaso. E adesso ecco questa notizia tragica e dolorosissima: Roberta ci ha lasciato. La rivediamo come se fosse ieri: bella, leggiadra ed elegante sulla sua grigia Larissa.