Mylord Carthender dei Folletti nella top ten dei cavalli di 7 anni
Fine settimana di grandi soddisfazioni per l’allevamento siciliano, che ha visto a Lanaken, dove si sono conclusi i FEI / WBFSH World Breeding Jumping Championships for Young Horses, un importante confronto con i migliori soggetti al mondo dell’allevamento del cavallo sportivo da salto ostacoli.
Artefice del miglior risultato è stato lo stallone Sella Italiano Mylord Carthender dei Folletti che con Nico Lupino ha ottenuto il settimo posto tra i sette anni. Il cavallo ha preso parte alla finalissima e dopo un bel netto nel percorso base, ha commesso due errori in barrage. Resta il fatto che il grigio allevato e di proprietà della Soc. Coop Sociale dei Folletti, ha svolto un Campionato del Mondo praticamente impeccabile arrivando a classificarsi nella top ten della classifica riservata ai cavalli della sua età.
Mylord Carthender è un soggetto nato e cresciuto in Sicilia nell’Allevamento dei Folletti del dott. Salvatore Merendino. È stallone approvato SbS e svolge la sua attività stalloniera. Numerosi sono i suoi figli che si sono distinti nelle competizioni riservate ai puledri. Inoltre proprio in occasione del WBFSH Mylord è stato approvato stallone per il prestigioso Studbook Zangersheide. E proprio a conferma della qualità di Mylord è certamente da segnalare una curiosità… mentre lo stallone grigio disputava la finale de Campionati del Mondo, un suo figlio di due anni, My Kupido dei Folletti, maschio del 2017, vinceva la combinata nella tappa Mipaaft di Catanzaro.
In campo nel Campionato del Mondo dei cavalli giovani, ma di 5 anni, c’era anche Contessa Pida, figlia di Conte della Caccia, montata, allevata e di proprietà della ragusana Alessia Ruggieri. Un piccolo errore per ogni giornata di gara non ha consentito all’amazzone siciliana di prender parte alla finale con 40 binomi. Resta comunque un ottimo risultato anche questo, con un allevamento siciliano sempre in prima linea.
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(Foto courtesy: Allevamento dei Folletti © Sportfot: Mylord Carthender dei Folletti e Nico Lupino)