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Salto Ostacoli

IL BIBOP: UN BEL CENTRO E TANTO DI PIÙ

«Bisogna lavorare sodo e mantenere i propri impegni». È con questo insegnamento che Sonia Buttazzoni è diventata grande. Troppo presto forse, perché ha dovuto mettersi grossi pesi sulle spalle in un’età in cui non è detto che si sia pronti... Ma lei è una tosta. Una di cavalli. E così capita che ci si rigiri le maniche e si inizi a porsi degli obiettivi e a raggiungerli. Uno alla volta, un passo dopo l’altro. Fino a mettere a segno una stagione di grandissime soddisfazioni come quella che il Bibop, scuderia a Pagnacco, in Friuli Venezia Giulia, sta ultimando. La stagione del riscatto si potrebbe dire.

Già, il Bibop. Una scuderia... Che alla fine non è mai solo un lavoro, perché chi sceglie questa vita lo fa anche, sempre e soprattutto, in virtù della passione.

Quella che Sonia Buttazzoni ha fin da bambina. Da quando aveva tre-quattro anni e la nonna andava a prenderla all’asilo. Prima di portarla a casa, la faceva passare davanti a una piccola fattoria dove lei ‘impazziva’ a guardare gli animali. Tutti. Senza distinzione. E lei se lo ricorda benissimo.

«Non si tratta di una passione ‘di famiglia’. È tutta farina del mio sacco e ce l’ho da sempre. Il mio amore per gli animali è infinito e in scuderia c’è la prova tangibile di questo fatto. Sotto forma di cavalli, cani, gatti e perfino un maialino» racconta Sonia che si occupa in prima persona della gestione quotidiana del Bibop, una struttura che annovera una quarantina di cavalli-ospiti e che organizza una stagione di gare qualitativa.

Abbiamo chiesto a Sonia quale sia la molla che spinge verso un’attività così impegnativa e la sua risposta non ha lasciato spazio per alcuna esitazione. «Tanta passione» ci ha spiegato. «È ciò che ti permette di affrontare il lavoro infinito che non conosce fatica. E che ti permettere di mantenere un livello di attenzione molto alto. Ovvero ciò che serve per tenere un po’ tutto sotto controllo. Faccio fatica ad allontanarmi dalla scuderia perché ho sempre il pensiero che ci sia qualcosa da fare. Mi rendo conto che sia un impegno enorme, faticoso, però non mi pesa perché è qualcosa che mi piace davvero molto. Qualcosa che mi completa».

E la passione di Sonia non doveva certo essere stata invisibile al padre Giovanni. Che per lei aveva realizzato la struttura di Pagnacco.

«All’inizio i miei non erano proprio convinti. Dal principio si era trattato solo di un cavallo... Ma da cosa nasce cosa. E alla fine anche loro, soprattutto papà, si sono appassionati. Ed è nato di Bibop. Quando è mancato papà, non nascondo che ho dovuto lottare duramente. Il primo anno è stato difficilissimo. Ma io sono fatta così. Non sono una che molla il colpo facilmente».

Oggi il Bibop è il circolo che in Friuli Venezia Giulia vanta un eccellente calendario agonistico, una struttura che consente l’attività indoor e outdoor e ospita l’unico Nazionale 3* in regione.

I concorsi che organizza sono molto apprezzati perché portano un valore aggiunto. «Prima di essere organizzatrice, sono stata un’utente dei concorsi. Quindi ho chiaro in mente cosa faccia piacere trovare quando si va in gara. E poi ho con me uno staff eccezionale, che mi permette di dare il meglio. Le segreterie di Lucia De Angelis e Valentina Eleuteri, la direzione di campo di Mauro Perucchini e Ignazio Guida, insieme al supporto di tutto lo staff sono i miei assi nella manica».

In merito ai progetti futuri, nell’immediato Sonia ci parla di un appuntamento particolarmente significativo. «A gennaio ci sarà il secondo Memorial dedicato a mio padre. Dal 27 al 29 gennaio il Memorial Giovanni Buttazzoni accoglierà i binomi al Bibop e sarà soprattutto una grande festa per celebrare la tenacia e ciò che lo sport sa insegnare: non bisogna mollare mai».

Terreni migliori, un parcheggio più comodo, il desiderio di crescere e migliorare: questi i nuovi obiettivi nel mirino di Sonia... Il Bibop raccoglie la scommessa!

 

locandina Memorial