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Ludovica VINCENTI HYASINTHE ph bdelorenzoIntervista a Marco Salvatori, Referente Commissione Fise per lo Sviluppo della disciplina

 

A poco più di due anni dalla nascita della Commissione per lo sviluppo del Concorso Completo si delinea un bilancio molto positivo a riscontro delle iniziative messe in campo per incrementare il numero dei praticanti e potenziare l’interesse verso questa spettacolare ed impegnativa disciplina olimpica.

Marco Salvatori, Referente della Commissione Fise per lo Sviluppo del Completo fa qui il punto sui progetti che sono divenuti realtà e sui risultati ottenuti fino ad ora.

 

È iniziato il terzo anno del tuo incarico, quali sono le tue riflessioni sull’operato del Dipartimento e quali sono stati gli obiettivi che vi eravate posti come Commissione?

 

“Uno degli obiettivi di questa Federazione è la doppia velocità: seguire, mantenere e cercare di migliorare l’alto livello ma dare anche  la giusta attenzione alla promozione, ai giovani ed agli amatori con nuovi progetti ed obiettivi concreti.

Seguendo queste indicazioni, Il primo obiettivo era di sdoganare la disciplina dal momento di stallo in cui versava, di renderla più fruibile dalla base, di rilanciare quelle regioni che per diversi avevano avuto la loro identità nella disciplina e creare delle piccole “Start-up” nel territorio ove il Concorso Completo ha invece sempre fatto fatica a partire.”

 

Qual è stato il percorso tracciato per raggiungere questo primo obiettivo?  

 

“Prima di tutto siamo intervenuti sulla programmazione di un calendario che ha permesso di distribuire le gare in modo equilibrato sul territorio nazionale, dando la possibilità ai vari Comitati Organizzatori di aumentare i partenti nelle loro manifestazioni (abbiamo avuto un aumento di circa il 25% sulla media partenti a gara).

In questo modo abbiamo ottenuto che tutti gli utenti (istruttori, Cavalieri, Allievi, Sponsor e Genitori) hanno frequentato manifestazioni con più partenti. Questo è fuor di dubbio un elemento di stimolo per un maggior confronto agonistico e tecnico e di conseguenza per eventuali nuovi investimenti.”

 

Quindi il calendario è stato l’incipit di questa radicale trasformazione per la disciplina: quali strumenti e/o accorgimenti hanno permesso questa crescita?

 

“ Sono state apportate modifiche ai vari Campionati e Trofei, è stato aggiunto il Livello Amatori al Progetto Sport “Adriano Capuzzo”, ma sicuramente i progetti cardine per lo sviluppo del CCE sono stati le categorie Welcome e gli stage sul territorio.”

 

Spiegaci cosa sono le categorie Welcome e come sono nate

 

“Dopo una attenta riflessione ci siamo accorti che tutte le discipline, olimpiche e non, hanno iniziato ad insistere sull’area ludica. Ed in effetti solo il CCE era rimasto indietro non avendo degli strumenti che dessero la possibilità di accogliere (ecco perché la parola Welcome) nuovi giovani cavalieri nel nostro mondo con patente A Ludica e con i pony e cavalli della Scuola.

Abbiamo creato queste Categorie Welcome, sperimentate per due anni, le quali, prima al Centro e poi al Nord Italia hanno preso piede e dato la possibilità a molti giovanissimi di avere i primi approcci con la disciplina.

Da questo anno le categorie Welcome sono state inserite nelle specialità della Coppa Italia Club, grazie anche alla collaborazione con il Dipartimento Club attraverso le figure di Mario Giunti e Simona Lazzerini,  

con cui stiamo lavorando per inserire le categorie Welcome nel programma dei Campionati Italiani Club: questo servirà per creare un vero e proprio campionato riservato ai probabili futuri ‘Eventing Riders’.”

 

Parliamo ora degli stage sul territorio

 

“Sono incontri organizzati su richiesta dei Comitati Regionali, riservati ad amatori, junior e cavali giovani neofiti nella disciplina. Il tecnico incaricato dalla Fise è Roberto Rotatori che sta svolgendo un ottimo lavoro nelle regioni dove il Concorso Completo ha un seguito minore.

In Regioni come Veneto e Friuli V.G. questi stage sono serviti da volano per aumentare i numeri già presenti, mentre in Regioni come Sardegna, Puglia e Abruzzo hanno creato un vero e proprio piccolo movimento e fatto nascere dei nuovi Comitati Organizzatori.”

 

Ci sono altri progetti in corso di sviluppo?

 

“Sì, come il progetto che è partito questo anno, grazie alla collaborazione con Elisabetta Moranzoni, Paola Castellotti e Matteo Migliavacca: l’arena eventing. Trattasi di un percorso misto (materiale da salto ostacoli e da cross country) costruito in un campo in sabbia (outdoor o indoor).

Alcune manifestazioni sono state organizzate in Lombardia ed in Emilia Romagna con dei feedback positivi e soprattutto molta curiosità da parte di utenti al di fuori della disciplina. Riteniamo che sia ancora presto per tirare le somme ma sappiamo anche che sul territorio ci si sta organizzando per mettere in pista dei trofei Arena Eventing interregionali.”

 

Per quanto riguarda gli Amatori cosa ci puoi dire?

 

“Come ho accennato prima il Progetto Sport Adriano Capuzzo contiene il Livello Amatori che si svolge fino alla categoria. CN1*. È un circuito con un filo conduttore durante l’anno con delle tappe, una classifica ed una finale a fine anno. Tutto questo crea agli over 18 “no pro” la possibilità di finalizzare la loro attività avendo un percorso da seguire.

Il passaggio successivo al Progetto Sport è il Silver Tour dell’Italian Eventing Tour: si tratta di un circuito articolato sulle gare internazionali Pro Elite in Italia con 4 tappe ed una finale.

E per finire gli amatori hanno un vero e proprio Campionato Europeo CCI3*-S (Rural Rider), che viene svolto ogni due anni. Quest’anno la nazione ospitante sarà la Germania. Insieme a Andrea Schulze Broglia e Katherine Lucheschi, che saranno le selezionatrici dei membri della squadra, abbiamo redatto un progetto per la preparazione e la selezione degli amatori che vorranno partecipare a questo esclusivo campionato.”

 

Ci sono in cantiere nuove idee?

 

“Da quest’anno la guida della disciplina del Country Jumping (ex-Cross Country) è stata riaffidata al Dipartimento CCE. Insieme con il Referente della suddetta disciplina Rodolfo Del Treste, stiamo studiando un Progetto Sport dedicato al Country Jumping che viaggi di pari passo con le gare del Progetto Sport del CCE, cosi che i cavalieri del CJ abbiano il loro circuito di gare, che ci sia uno scambio reciproco tra utenti del Completo e quelli del Country Jumping e maggiori partenti per i Comitati Organizzatori.

Ma il nostro vero progetto per il Country Jumping è sviluppare anche a favore delle gare di CCE la convenzione FISE/Fitetrek-Ante, la quale permette ai tesserati dei due Enti di poter partecipare indistintamente alle gare delle due federazioni senza costi aggiuntivi di tesseramento.

Rendere questo possibile anche per il Concorso Completo ed il Country Jumping può innescare un volano che porterebbe un aumento del movimento nella nostra disciplina.”

 

La crescita del Dipartimento è frutto quindi di un lavoro di squadra?

 

"Assolutamente sì, e a tal proposito mi sento di ringraziare coloro con cui quotidianamente lavoro per lo sviluppo e la realizzazione di questi progetti, Enrica Pepe ed Alessandro De Santis, che condividono l’impegno e la passione per il nostro sport.”

 

foto © Bruno De Lorenzo

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