bilanci 800Proseguiamo con l’approfondimento del bilancio 2015 della Fise, a cura del dottore commercialista Francesco Mocchi – membro del Consiglio della FISE. Dopo gli argomenti trattati nella prima parte, pubblicata nella newsletter n° 14 del 2 settembre 2016, di seguito troviamo la seconda parte dell’analisi.

PARTE SECONDA

Le modalità di ristrutturazione della FISE sono state indicate dai Commissari, che, prima dell’Assemblea elettiva, hanno predisposto un Piano di Risanamento, volto al ripianamento del debito in un arco temporale di 8 anni, con la previsione di realizzare un avanzo minimo per il 2015 di € 1.142.000.

Avanzo ampiamente superato. E’ necessario, al fine di comprenderne l’origine e natura, analizzarlo e scomporlo in due parti: differenza tra valore della produzione (Ricavi) e costo della produzione (Costi), per un importo di € 1.477.606; e “oneri straordinari” (dicitura non propriamente corretta, perché si tratta di oneri che portano ad un saldo positivo, quindi dovrebbe essere chiamati componenti positivi di reddito straordinari), per un importo di € 919.881. La somma di questi due importi, detratti oneri finanziari e imposte, portano all’avanzo di gestione.

E’ importante aprire una parentesi, circa i contributi stanziati annualmente dal CONI a favore della F.I.S.E., che per l’anno 2015 sono stati pari a € 5.061.061. Tali contributi fanno parte del Valore della Produzione; ciononostante non contribuiscono ad innalzare il risultato di gestione, poiché sono vincolati per destinazione: gli importi destinati ai dipendenti (ivi comprensivi il compenso al Segretario Generale e l’emolumento al Presidente), alla Preparazione Olimpica e alla Attività Sportiva, così come stanziati, devono essere corrisposti ai soggetti sopra citati e solo a quelli.

Per fare un esempio, il CONI destina a titolo di emolumento a tutti i Presidenti delle Federazioni Sportive Nazionali l’importo di € 36.000 all’anno. Il Presidente Vittorio Orlandi ha deciso di devolvere il proprio emolumento alla Federazione; per poterlo fare, ha dovuto incassarlo, pagarne le imposte e in seconda battuta donare l’importo rimanente alla Federazione. Se avesse rinunciato al compenso, tale importo non sarebbe potuto essere devoluto alle casse federali, ma sarebbe ritornato al CONI.

La differenza tra Valore e Costo della Produzione, per un importo di € 1.477.606 – che come abbiamo visto è da imputarsi alla gestione corrente della Federazione -  emerge dalla strategia della dirigenza federale di prestare particolare attenzione ad una politica di controllo e conseguente riduzioni dei costi di funzionamento, cercando di non sacrificare i costi dedicati alla attività sportiva, anzi implementandoli: testimonianza di ciò il fatto che i primi si sono ridotti di € 381.787 (-5% rispetto al 2014), e i secondi sono cresciuti di di € 343.197 (+3% rispetto al 2014).

Inoltre, anche il Valore della Produzione (i Ricavi) della FISE sono cresciuti, a livello di dato aggregato, di € 600.971 (+3% rispetto al 2014), con un dato molto interessante e confortante inerente il tesseramento, le cui quote sono aumentate del 4% rispetto al 2014.

L’importo di € 919.881, che nel bilancio viene indicato con la dicitura “oneri straordinari”, rappresenta il saldo dei componenti positivi straordinari di reddito, generati per la maggior parte dalla riduzione dei Fondi Rischi ed Oneri attivati in sede di commissariamento (per un importo di € 1.422.368). E’ necessario soffermarsi su questo dato e porvi molta attenzione, nonché analizzare il significato dei Fondi.

I Fondi Rischi ed Oneri sono costituiti per la maggior parte dai rischi potenziali derivanti dai contenziosi legali: un contenzioso legale può avere, come è naturale, esito positivo o negativo, e quindi comportare o meno un esborso economico da parte dei soggetti in causa. I commissari, nella prima fase del loro insediamento, avevano attribuito, secondo le informazioni acquisite e secondo criteri da ritenersi oggettivi, una quantificazione economica del danno che ciascun contenzioso avrebbe potuto portare alla Federazione, creando due Fondi, uno per “Liti, arbitraggi e risarcimenti” ed un altro per “Cause legali in corso”, che assommati nel 2014, davano un risultato di € 3.481.636.

Su indicazione del Presidente Orlandi, i legali della Federazione si sono adoperati per dare la priorità a ridurre il numero di contenziosi in essere, onde evitare di sconfinare in situazioni antieconomiche: ad inizio di mandato, i contenziosi in corso erano 56; al momento attuale sono ridotti ad un numero di 26.

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