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Pirovano, identikit di un campione
Suo il tetto d'Europa Gianluca Pirovano, milanese, classe 1998, si è laureato campione europeo children lo scorso 19 agosto, sui campi di Magna Racino (Austria). Sua compagna di gara, Orka de Tromcourt, femmina belga di 14 anni, conosciuta precedentemente sotto la sella di Riccardo Miozzo, nelle competizioni young rider.

Come si arriva a una medaglia d’oro? Facciamo parecchi passi indietro nel tempo..

Gianluca aveva 5 anni quando i suoi genitori, Paolo Pirovano e Loredana Battaglino, entrambi impegnati in passato nella disciplina del salto ostacoli e attualmente istruttori presso il loro circolo ippico (Il Quadrifoglio), lo hanno messo per la prima volta in sella a un pony. “Inizialmente non avevo tanta voglia di fare lezioni – ha raccontato sorridendo il giovane cavaliere azzurro – ma mia mamma mi ha convinto a provare promettendomi, in cambio, qualche regalo, condizione irrinunciabile quando hai 5 anni! Quindi, ho provato e, dopo qualche lezione con mio padre, mi sono appassionato e ho voluto continuare. A sette anni ho cominciato ad andare in concorso. Ho montato quasi subito i cavalli, praticamente dalle B80, e in questo ho trovato giovamento. Con i pony, in effetti, non mi trovavo gran che”, ammette.

Dopo una lieve forzatura da parte di due genitori impegnati al 100% nel mondo equestre, Gianluca Pirovano ha cominciato il suo percorso equestre, senza alcun ripensamento, sapendo conciliare lo sport con gli impegni scolastici. Ha portato a termine gli studi alle scuole medie inferiori e, a breve, si siederà sui banchi del liceo scientifico. “Non ho mai avuto problemi a scuola – dichiara – studio quotidianamente, monto quotidianamente e quando perdo qualche giorno di scuola per le trasferte, recupero. E non rinuncio alle mie amicizie”. Suo padre è sempre stato il suo unico istruttore. “Devo ringraziare lui e mia madre, per gli insegnamenti che mi hanno impartito, per avermi sottolineato sempre che, prima ancora di imparare a montare, bisogna rispettare il proprio cavallo e non perdere mai la pazienza, lasciando anche stare quando la giornata è no”.

Gianluca coltiva l’hobby del calcio, ammira Christian Ahlmann e Natale Chiaudani. Tra i suoi cavalli preferiti indica Ninja (montato da Rolf Goran Bengtsson) e Stallone (montato da Francesca Capponi).

Questo, per lui, è l’ultimo anno da children. “Mio padre voleva mettermi in condizione di portare a termine la mia ultima stagione children con un buon campionato italiano – spiega Pirovano – per questo abbiamo cominciato, meno di un anno fa, a cercare un cavallo che me lo permettesse. E abbiamo trovato Orka. La cavalla era nelle scuderie di Giorgio Pavan che la conosce molto bene. Per questo motivo mio padre ha deciso di affiancarmi anche lui come istruttore, per non cambiarle il lavoro a 14 anni, ma, al contrario, mantenerla nella splendida forma in cui l’abbiamo trovata. Con Orka – prosegue il cavaliere – non ho avuto molto tempo per fare binomio prima di affrontare le mie prime alte children. Ho solo cercato di affrontare seriamente il lavoro, cercando di montare bene in gara. Il mio entusiasmo ha sicuramente prevalso sull’ansia da prestazione”.

Pirovano ha subito firmato un sesto posto nel GP del test event di Manerbio, per poi tornare sugli stessi campi per lo CSIO a titolo individuale, ottenendo un 5° posto nel Gran Premio. Due performance che gli hanno consegnato il lasciapassare per la Coppa delle Nazioni di Moorsele (Belgio). Qui, il binomio Pirovano - Orka de Tromcourt è stato protagonista di un doppio netto e ha condiviso, con gli altri componenti del team Italia, una bellissima medaglia di bronzo. A questo punto, il binomio era collaudato e la medaglia d’argento ai campionati italiani children ne è stata la dimostrazione. Per lui, si sono aperte le porte di Magna Racino. “Gli Europei non erano il nostro obiettivo, quando abbiamo preso la cavalla – ha sottolineato il giovane campione – abbiamo pensato di vivere, un passo alla volta, le giuste esperienze agonistiche per portare a buon fine i campionati di Arezzo. L’oro europeo era un sogno quasi impertinente. Posso solo dire, grazie mamma! Grazie papà! Grazie Orka!”. A proposito della co-protagonista della medaglia d’oro continentale, ci piace sapere qualcosa in più su di lei: “la prima caratteristica di Orka – racconta con ilarità – è la voracità. E’ una cavalla famelica, il cibo è la sua passione. Si spaventa facilmente dei rumori improvvisi, ma in gara e a casa il suo impegno nei confronti del cavaliere è totale. In considerazione della sua età matura le risparmiamo il numero di salti. E’ una cavalla molto intelligente. Sembra capire sempre quando la gara è imminente. Sento che si carica e mette attenzione in tutto quello che fa, con la piena disponibilità. E’ una cavalla che ama la compagnia dell’uomo, preferisce non essere legata quando viene sellata. E se l’accontenti, lei non va da nessuna parte, resta lì vicina”. Si può dire che Gianluca Pirovano abbia fatto amicizia con Orka, che abbia dedicato del tempo anche per conoscere il suo carattere, per comprendere le sue esigenze. Anche questo, in fondo, è da campioni. E la medaglia d’oro appena conquistata ha il sapore della meta di due amici che si comprendono e si rispettano. Gianluca ha pienamente meritato l’impegno della sua Orka e ora è il miglior children di tutta Europa.

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