Dalla playstation alla televisione, dalla noia emotiva alla solitudine di gruppo, dal divertimento ossessivo alla ricerca di sostanze stupefacenti. Si tratta della vita dei ragazzi postmoderni che affollano i nostri autobus e che spesso si sciolgono in una massa spersonificante, avulsa dal contesto sociale e, peggio ancora, emarginante per i soggetti più fragili o diversamente abili.

E’ questa l’unica fermata possibile per i giovani viaggiatori del nostro decennio?

Fortunatamente non è così e ci viene dato un originale ed accattivante esempio con il progetto Equigarden, ammesso all’interno del bando “Giovani Protagonisti” del ministero della Gioventù, grazie al lavoro appassionato e competente di Equitabile e in particolare dell’associazione sportiva Incontro a Cavallo, di Milano che crede nella concreta possibilità di fornire, attraverso il rapporto con la natura, il cavallo o l’asino e il territorio, uno strumento reale di crescita personale dei ragazzi e di relazione con il gruppo.

Il progetto, che si articolerà nel corso del biennio 2012-2013, oscillerà tra attività invernali che si affiancheranno alle quotidiane esperienze scolastiche dei giovani, ed attività estive che si proporranno di saturare in modo creativo e proficuo il vuoto vacanziero in cui spesso gli studenti galleggiano disorientati, finendo così per perdersi valide esperienze di vita oppure, peggio ancora, di arenarsi in forme sbagliate di divertimento.

Le attività di Equigarden, sempre guidate e supervisionate da esperti del settore, prevedono l’inserimento dell’individuo all’interno di piccoli gruppi in cui ogni ragazzo possa sperimentare se stesso in una relazione autentica e scevra da qualsiasi pregiudizio, offrendo anche ai soggetti  a rischio emarginazione un’opportunità di integrazione.

Le attività pianificate dal progetto si articolano in tre principali ambiti: “equitazione ricreativa”, “giardinaggio e orticoltura ricreativa” ed infine “viaggi e turismo”, spaziando dall’avvicinamento al cavallo alla cura della terra, dalla conoscenza della natura all’esplorazione del territorio, per trovare le coordinate di se stessi in un percorso formativo ma soprattutto ludico e mai impositivo.

L’associazione Incontro a Cavallo in Lombardia, insieme all’associazione I Cavalieri dell’Antera in Abruzzo e all’associazione di volontariato CRE Madonna di Rosella onlus in Campania, individuano nel cavallo un potente tramite emotivo e didattico per stimolare la crescita e la responsabilizzazione dell’individuo nel suo relazionarsi con il Nobile Animale. Sia in sella che da terra, ai ragazzi si schiude  in modo divertente e gratificante un mondo nuovo in cui proiettare se stessi, ricevendone di riflesso un’autostima ed una consapevolezza nuove, basate sul rispetto e sulla cura dell’altro.

L’organizzazione di volontariato L’Asino che Vola in Puglia vede invece l’asino come protagonista del progetto e si rivolgerà in modo particolare a gruppi di ragazzi con problematiche sociali che potranno confrontarsi anche con lo splendido territorio dell’Alta Murgia e con la possibilità di conoscere i lavori legati alla terra.

L’originale attività di giardinaggio e orticoltura, attuata dalla cooperativa sociale Il Carro in Lombardia vuole avvicinare i ragazzi in modo piacevole alle regole della terra, attraverso la conoscenza dei tempi e delle modalità proprie del giardinaggio ed attraverso la possibilità di plasmare il territorio circostante seguendo un progetto comune.

Le iniziative legate alla sfera “viaggi e turismo” vengono invece promosse sia dalla cooperativa sociale La Tana Libera Tutti in Umbria, che guiderà i giovani utenti attraverso la relazione con il cavallo e un laboratorio sulla natura e sugli alimenti, sia dalla Casa dei Ragazzi Treves de Sanctis onlus in Trentino Alto Adige, che proporrà attività di equitazione integrata, grooming e gite formative a soggetti provenienti da categorie svantaggiate.

Molte attività, quindi, e un comune denominatore che lega tra loro cinque regioni italiane, per portare i ragazzi provenienti da ogni contesto personale, socioeconomico, culturale e psicologico a scoprire che esiste una vita oltre l’asfalto, una parola oltre il silenzio, una gratificazione dietro una regola, una direzione dietro al disorientamento.