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4Nel 2023: cinque discipline equestri in più 
 

La conferenza che ha presentato questa mattina alla kermesse scaligera il primo anno di vita della start up Cavalli in Villa ha trovato tutti i relatori in accordo sul successo di questo primo anno e la volontà di proseguire.

Da Federico Bricolo, presidente di VeronaFiere, che ha evidenziato l’importanza di portare il cavallo fuori dal proprio segmento di affezionati, al presidente Luca Zaia, che ha sottolineato il successo del connubio tra due eccellenze della Regione: i cavalli, oltre 27.500 quelli in Veneto, e le ville, 3.807 quelle censite.

Al tavolo anche Vittorio Sgarbi, patron del progetto, che ha paragonato l’andare a cavallo al dipingere, qualcosa di antico che seppur rimpiazzato da altro non smetterà mai di sprigionare forza e fascino. Il prossimo anno, Cavalli in Villa vedrà affiancarsi al salto ostacoli anche le discipline equestri del Completo, con la supervisione del campione olimpico Roberto Rotatori, del Polo, degli Attacchi e dell’Horseball.

Nuove dimore storiche ospiteranno gli eventi, mentre collaborazioni come quella con la Federazione Ciclistica Italiana (FCI) e con diverse associazioni di razza faranno crescere ancora di più lo spessore dell’iniziativa.

Un folto pubblico, ben oltre i numerosi posti a sedere preparati, si è radunato questa mattina intorno allo stand della Regione Veneto per la conferenza stampa che ha presentato il primo anno della start up “Cavalli in Villa” e le principali novità 2023, in occasione del più importante evento dedicato al cavallo e al mondo equestre: la 124esima edizione di FieraCavalli.  

Al tavolo numerose personalità che hanno creduto e sostenuto il progetto, voluto da FISE Veneto e ideato dalla sua presidente Clara Campese. Il primo a prendere la parola è stato il presidente di VeronaFiere, Federico Bricolo, che si è complimentato con Campese, lo staff e i sostenitori dell’iniziativa, per il successo di questo primo anno, la brillante cooperazione tra Regione, FISE Veneto e Istituto Regionale Ville Venete (IRVV) e per avere portato concretamente il cavallo fuori dal proprio comparto sportivo e amatoriale, facendo un passaggio cruciale che segna un prezioso primato per il Veneto.

Non da meno il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha affermato: «Oggi presentiamo un’iniziativa centrale per la fiera. Parliamo di due grandi eccellenze del nostro territorio», ha proseguito Zaia, «i cavalli - il Veneto ha 9mila allevamenti e 27.500 soggetti allevati - e le ville, 3.807 quelle censite in Regione, di cui l’85% è privato. Un grande patrimonio», ha approfondito Zaia, «per una Regione dove il turismo conta 73 milioni di presenze. Per questa industria, che arriva a 18 miliardi di fatturato, è fondamentale creare la promozione di binomi di successo, come quello che ha fatto Cavalli in Villa tra il mondo del cavallo e quello della cultura. Ben venga questa iniziativa che continueremo caldamente a sostenere», ha concluso il presidente.

Portare il cavallo fuori dagli steccati era uno degli obiettivi principali dell’ideatrice di Cavalli in Villa, la presidente di Fise Veneto, che ha preso poi la parola sottolineando la necessità di portare il nobile animale vicino alla collettività, con tutte le sue sfumature e attitudini. «Un’altra finalità di questo progetto è quella di portare avanti lo sport di pari passo con la cultura, elemento fondamentale a sostegno di una società in evoluzione e forte, legata alla storia e ai valori che attraverso il cavallo possiamo e vogliamo portare avanti. Cavalli in Villa», ha proseguito Campese, «ha dimostrato di essere capace di collegare in modo trasversale tante realtà e settori dell’economia, producendo qualcosa di utile per tutto il network. Poi il feedback più frequente che abbiamo avuto dai più piccoli che hanno preso parte alle attività del Villaggio del bambino, in risposta alla domanda su cosa gli fosse piaciuto di più della loro esperienza», ha concluso visibilmente toccata la presidente: «Prendersi cura del cavallo, pulirlo, abbracciarlo. Ora sta a noi prenderne atto e dare continuità a questo progetto e alle nuove iniziative, che già a fine anno, apriranno concrete attività tra scuole e circoli ippici Federali del territorio».  

Presente anche il presidente di FISE Nazionale Marco Di Paola, che ha evidenziato l’importanza dello sport equestre nella promozione di una filiera di valori legandoli al territorio, quale peculiarità di Cavalli in Villa, e quello dell’Istituto Regionale Ville Venete (IRVV), Amerigo Restucci, che ha approfondito come le ville venete, testimoni di una storia incastonata nel territorio di questa Regione, e i cavalli siano elementi profondamente radicati e collegati a questa terra. Al tavolo anche la direttrice della Casa Circondariale di Verona, i cui detenuti si sono impegnati a svolgere numerosi lavori operativi durante le tappe di Cavalli in Villa, la dott.ssa Maria Grazia Bregoli, che ha affermato: «Restituire un cittadino alla collettività, come ha fatto Cavalli in Villa coinvolgendo i nostri detenuti in ogni evento, significa curare la società. Per questo sono profondamente grata a Clara Campese per avere permesso al carcere di guardare con positività a questa dimensione di vita, resa possibile anche per i detenuti».

 

Infine Vittorio Sgarbi, neo sottosegretario alla cultura del Governo Meloni: «Difficile immaginare qualcosa di più artistico di un cavallo nella sua stessa espressione, per cui il rapporto con la dimensione dei monumenti e della bellezza al centro di Cavalli in Villa è qualcosa che viene da sé», ha affermato il critico, che ha proseguito: «Nei poemi di Aristotele e di Tasso il cavaliere è la condizione più alta che l’uomo possa avere. Possiamo dire anche che andare a cavallo è come dipingere: anche se oggi il cavallo non è più un mezzo di trasporto come in passato, sostituito da auto e altri mezzi, è diventato la memoria di ciò che è stato, come la pittura rispetto all’arte contemporanea. L’umanità ha vissuto a cavallo e con il cavallo e ancora oggi le automobili hanno i cavalli... ma cosa simboleggia questo animale? Senza dubbio forza, potenza, movimento, nonché l’emblema di un’azione che vede un rapporto diretto e profondo con l’uomo».

Campese, infine, ha acceso le luci sulle principali novità 2023 di Cavalli in Villa: da una disciplina equestre di questo primo anno – il salto ostacoli – si passerà a cinque, con l’arrivo del Completo, la cui supervisione sarà a cura dal campione olimpico Roberto Rotatori, il Polo, gli Attacchi e l’Horseball. La prima tappa del nuovo anno sarà a maggio e ne seguiranno altre, date esatte e dettagli saranno visibili appena disponibili sul sito www.cavalliinvilla.it, sia in ville che hanno già ospitato quest’anno l’evento sia in dimore storiche nuove, come Villa Contarini (Piazzola sul Brenta - Pd), una delle più belle e più grandi ville che il Veneto custodisca. Inoltre il prossimo anno, ha spiegato la presidente FISE Veneto, vedrà un incremento delle collaborazioni a carattere sociale, come quella con il Carcere di Montorio, con altre realtà come AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma), un ampliamento delle attività legate al turismo, con l’implementazione di percorsi a piedi che si affiancheranno alle iniziative a cavallo e in E-Bike, l’intensificazione di un coinvolgimento concreto delle scuole del territorio in occasione di ogni tappa, con l’obiettivo di stabilizzare le relazioni tra queste ultime e i circoli ippici di ogni area. E ancora nuove collaborazioni tra cui quella con la Federazione Ciclistica Italiana (FCI) e con numerose associazioni di razza, come Arabite Horse Events per il cavallo Purosangue Arabo e UAIPRE (Unificazione Associazioni Italiane Pura Raza Española), che tutela e promuove lo sviluppo del  P.R.E..

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